L’AQUILA– Finalmente è arrivata! I tifosi giallorossi
l’aspettavano dalla notte di Giulianova. Dopo moltissime partite dominate con
pali, traverse e clamorose occasioni fallite, il Catanzaro ottiene la sua terza
vittoria esterna sul campo del fanalino di coda L’Aquila, proprio in una delle
poche trasferte in cui non ha brillato sul piano del gioco.
I padroni di casa, dal canto loro, hanno dimostrato di non meritare la posizione
di classifica che occupano, visto che per tutto l’arco dell.incontro hanno fatto
soffrire gli uomini di Braglia, aggredendoli a centrocampo e sulle fasce, dove
l.ex Morelli ha sfoderato la .classica. prestazione della vita, mettendo più
volte in difficoltà il suo diretto avversario Dei. La squadra giallorossa,
invece, è parsa molto allungata e mancante di organizzazione tattica e,
soprattutto stanca, dopo le tre partite affrontate nell.arco di una settimana.
LA GARA
Braglia opta per l.inserimento nello scacchiere iniziale di Zattarin al posto
di Zappella, confermando nel resto la stessa formazione che ha battuto il Giulianova
e il Paternò.
Nel primo tempo il Catanzaro si mostra poco convinto e si affida a continui lanci
lunghi, che puntualmente divengono preda di Sassanelli e compagni. All’8′ un pericoloso
calcio d.angolo battuto da Rizzioli fa tremare i difensori giallorossi. Al 33′,
al suo primo vero affondo, il Catanzaro si rende pericoloso con Toledo: il suo
tiro viene deviato in angolo dal portiere locale.
Poi non succede più nulla, se non che al 43′ Luiso rileva uno spento Toledo.
Nella ripresa il Catanzaro, galvanizzato dall.ingresso del “Toro di Sora”,
è più vivo e al 63′. passa in vantaggio: Florindo spinge in area
Morello. E’ Rigore. Corona dal dischetto è preciso e insacca. Poi il Catanzaro
deve subire il ritorno degli abruzzesi, alla ricerca disperata del pari.
Al 76′ Martelli, solo davanti a Lafuenti, non riesce a colpire, favorendo il recupero
della difesa giallorossa. All.82′ il portiere catanzarese respinge un tiro pericoloso
di Rizzioli. Nei minuti finali è una vera sofferenza, il Catanzaro si difende
con tutte le sue forze, riuscendo alla fine a prevalere sugli abruzzesi, e dimostrando
anche di saper soffrire e di saper mettere in campo il cuore.
Pier Santo Gallo