La situazione del Pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” è sempre gravissima e l’ordinanza emanata in agosto dal sindaco Sergio Abramo allo scopo di superare l’emergenza è rimasta sostanzialmente inapplicata.
Al primo cittadino sono arrivate in queste ore segnalazioni allarmanti che riferiscono di un numero impressionante di pazienti adagiati sulle barelle nei corridoi in attesa di cure o di ricovero.
“Se l’ordinanza è stata disattesa – ha dichiarato Abramo – ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Se nel giro di una settimana non saranno adottati adeguati provvedimenti, promuoverò nuove e ancora più incisive iniziative.
E’ prevedibile che la situazione, con l’arrivo del picco della sindrome influenzale, possa ulteriormente peggiorare e diventare una vera e propria emergenza sanitaria.”
In particolare, ad essere stato disatteso è il punto dell’ordinanza che, nella logica dell’auspicata integrazione tra l’AOPC e la AOMD, chiedeva alle due aziende di adoperarsi a stipulare immediatamente accordi al fine di mettere alla disponibilità del Pronto Soccorso del “Pugliese” i posti letto dei reparti del Policlinico “Mater Domini”.
“Il nodo è proprio questo – ha spiegato il sindaco – I pazienti stabilizzati dopo il primo intervento al pronto soccorso hanno bisogno di un ricovero temporaneo che il “Pugliese” non sempre è in grado di assicurare. E allora occorre che un certo numero di posti letto del Policlinico sia utilizzato per i pazienti stabilizzati presi in carico dal pronto soccorso del “pugliese”. Impegni in tale direzione erano stati assunti, in mia presenza, dai manager delle due aziende, ma evidentemente la questione non è stata ritenuta prioritaria se è vero che dopo sei mesi la situazione non solo non si è alleviata, ma addirittura aggravata”.
Il sindaco ha intenzione di convocare nei prossimi giorni i direttori generali delle due aziende, Giuseppe Panella e Antonio Belcastro, per un esame della situazione e per verificare se passi in avanti sono stati fatti anche in relazione agli altri punti contenuti nell’ordinanza: il reclutamento esterno di personale medico e infermieristico e, nelle more, l’uSecondo tilizzazione presso il Pronto Soccorso di personale interno operante presso altri reparti; l’istituzione di un servizio di sorveglianza (guardie giurate) nell’area del Pronto Soccorso per garantire agli operatori condizioni di sicurezza e tranquillità, nonché di disciplinare gli ingressi e controllare gli accessi; l’esecuzione dei lavori di ampliamento dei locali.