Casertana – Catanzaro 2-1: le pagelle

1) NORDI – Anche se la Casertana domina in ogni porzione di campo non deve compiere interventi miracolosi. Nulla può fare sui due goal subiti, anzi aveva parato un rigore, ma i suoi compagni, sulla respinta del portiere erano già concentrati sul Santo Natale da trascorrere in famiglia e con gli amici. VOTO 6

2) NICOLETTI – A un primo tempo sufficiente con un’incursione che sfiora la rete dopo una bella triangolazione con Falcone, c’è una ripresa anonima condita dal fallo di rigore che provoca la sconfitta dei giallorossi. VOTO 5

4) ICARDI – Parte dal primo minuto dopo tanto tempo e non inizia male la partita. Man mano che i minuti passano sparisce dal gioco in entrambe le fasi e spesso si fa trovare fuori posizione. Prova al sesto della ripresa una conclusione da fuori senza particolari pretese. VOTO 5,25

5) MAITA – Prestazione negativa e incolore su tutto il fronte. Rimane in campo cinquantasette minuti senza riuscire a prendere per mano la squadra, nessuna azione degna di nota, sbaglia facili appoggi e soffre tantissimo la vivacità degli avversari che lo sovrastano in ogni azione di gioco. Nella prima rete di Turchetta è lui a sbagliare clamorosamente l’intervento, ma ciò che è non si riesce a comprendere è cosa faceva Maita in quella posizione di campo. Meriterebbe un voto più basso, ma ci adeguiamo al Natale che sta per arrivare e facciamo i buoni.VOTO 5

7) ZANINI – Prima trequartista e poi terzino. Sembra partire bene nel primo tempo cercando i suoi classici inserimenti sotto porta e in zona tiro. Poi anche lui sparisce dal gioco, ingabbiato da avversari che hanno messo molta più cattiveria. Da esterno difensivo con licenza d’attaccare nessuna azione degna di nota. VOTO 5,25

14) RIGGIO – A Turchetta crediamo se lo ricorderà per tanto tempo, ma anche a Marotta per qui pochi minuti che l’ha avuto davanti. Fino a quando Dionigi l’ha tenuto in campo, ha visto i classici sorci verdi ed è anche logica la sua ammonizione perché i piccoletti gli sfuggono sempre. Il passo diverso degli attaccanti che aveva d’affrontare l’ha messo in seria difficoltà e nessuno dalla panchina ha cercato di tamponare l’evidente problema che si era registrato sin dai primi minuti. VOTO 5

17) DI NUNZIO – Il Catanzaro non soffre centralmente perché Di Nunzio con Sirri, forma una buona cerniera. Quando c’è da fare ripartire l’azione, è risaputo che il piede di Di Nunzio non è dei più vellutati e l’inconsistenza dei compagni del centrocampo e dell’attacco, accentuano ancor di più il problema. VOTO 5,5

20) SPIGHI – Ha il compito di affiancare Maita nel mezzo e d’inserirsi negli spazi. Corre, ma corre anche a vuoto. Forse su di lui c’è un fallo da rigore a inizio parita. Nel complesso una prestazione sotto la sufficienza. VOTO 5,25

24) SIRRI – Limita moltissimo Alfageme e cerca di dare un contributo nell’impostazione di un gioco che non c’è, perché trovare i compagni nei movimenti senza palla e nel farsi trovare smarcati, è pura utopia nella sfida di ieri. VOTO 5,5

26) PUNTORIERE- Schierato ancora da centravanti per l’ennesima volta la sua prestazione non convince. D’accordo che per un calciatore che non ha le caratteristiche di fare salire la squadra, con le spalle alle porte le sue difficoltà aumentino. Il problema è che quando può puntare l’avversario, nel caso in cui è in posizione decentrata e ideale per le sue caratteristiche di corsa, il risultato è sempre lo stesso. Non salta mai l’avversario e sparisce dal contesto. VOTO 5

28) FALCONE – Segna un goal e fornisce un bell’assist a Nicoletti nel primo tempo. Null’altro da segnalare e non è un pericolo per la difesa avversaria che di certo non sembra imbattibile. VOTO 5,5

8) VAN RANSBEECK – Entra in luogo di Maita ma cambia poco perché La Casertana sta sovrastando i giallorossi proprio nella zona nevralgica. Cerca di fornire il suo contributo piazzandosi nel mezzo, ma anche lui ha difficoltà nella manovra perché gli aiuti mancano. VOTO 5,25

23) KANIS – Come tutti i suoi compagni entrati non riesce a cambiare il volto alla partita. Peccato perché la volontà c’è. Il marocchino, prima con un affondo sulla sinistra con cross nel mezzo per Lukanovic e poi con un tiro da fuori, crea gli unici due tentativi di rimonta nella ripresa. VOTO 5,5

25) LUKANVIC – Entra per dare peso all’attacco ma i rifornimenti mancano. Un solo squillo sul cross di Kanis sul primo palo, poi si adegua all’andazzo generale. VOTO 5,25

24) IMPERIALE – Entra in luogo di Nicoletti, ma non cambia nulla. VOTO 5,25

18) LETIZIA – L’unica nota positiva è che forse è stato finalmente recuperato. S.V.

MISTER DIONIGI – Tante assenze, una Casertana reduce da tre sconfitte consecutive e affamata di punti, sono stati a nostro avviso decisive per l’opaca prestazione del Catanzaro.
Un Catanzaro che nel primo tempo, pur senza strafare era riuscito a tenere agevolmente la partita, sebbene l’erroraccio sul primo goal subito, compensato poi dal pareggio di Falcone. Cosa centrava Maita in quella posizione di campo, ancora non l’abbiamo compreso.
Il tecnico giallorosso ieri per la prima volta, si è ritrovato al cospetto di una squadra che aveva più fame, voglia e intensità, che erano state le armi migliori nelle precedenti apparizioni dei giallorossi.
Le pedine che aveva in panca le ha utilizzate quasi tutte, cercando di dare uno scossone che non c’è stato. Dal punto di vista tecnico, pensiamo però che almeno tatticamente qualcosa in più si potesse fare.
Turchetta è stato devastante per la difesa giallorossa. Un tentativo di aiutare il difensore che si trovava in difficoltà nell’uno contro uno poteva essere fatto, magari mettendo in seconda battuta un uomo pronto al raddoppio. L’azione del primo goal e il rigore sono indicativi delle difficoltà della retroguardia catanzarese; dribbling secco e conclusione a rete in entrambi le occasioni.
Ancora una volta c’è da segnalare errori di posizionamento sugli angoli a nostro favore o quando si è protesi in avanti alla ricerca del pareggio. E’ normale che dei rischi possano essere corsi, ma lasciare praterie agli avversarsi non è bello da vedersi.
L’augurio è che la partita di ieri serva da lezione, il Catanzaro, come sempre ha confermato il mister, non è una corazzata e per vincere o uscire con l’onore delle armi, deve correre e lottare u ogni pallone. Ieri non l’ha fatto e crediamo sia stato il secondo incidente di percorso (parlando d’impegno) dopo la sconfitta patita a Brindisi contro il Francavilla.
Buon Natale mister, a lei, a tutti e anche alla squadra, rammentando che il 30 dicembre c’è il derby con la Reggina prima del Capodanno. Pensare alle feste prima di una partita non è mai positivo. Prima il dovere poi cenoni e divertimenti per tutti. VOTO 5,5

 Salvatore Ferragina