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La prevaricazione del monopolio. Sky detta le regole del gioco

Il coraggio delle proprie opinioni. Catanzaro ti prego pensaci bene, non cadere nella trappola del “fuori gioco” NON liberamente visibile a tutti.
Facciamo tutti un passo indietro, tifosi ed addetti ai lavori.

L’aiuto delle televisioni ha reso più solide alcune società in crisi. Questo e’ un punto che nessuno può negare.

Analizziamo i pro ed i contro di quanto sta accadendo ed accadra’.

I dati di fatto indiscutibili sono i seguenti.

Sky propone 5 orari diversi per uno stesso turno di Serie A.
La proposta riguarda il prossimo campionato e verra’ avanzata dal vertice SKY, alla lega calcio dopo la fine di questo campionato.
— In dettaglio si dovrebbe giocare la serie A con
un anticipo il sabato nel pomeriggio
uno in serata
uno la domenica intorno le ore 12:00
5 gare alle 15:00
ed un posticipo la domenica sera.
–Ed ancora la serie B, verrebbe relegata definitivamente al sabato sera con anticipi di venerdì e posticipi di lunedì sera.
Non dimentichiamo la forte richiesta di SKY di precludere al servizio pubblico in chiaro, la trasmissione delle immagini delle partite fino a non prima delle ore 20:00 di domenica sera.
–Che fine fara’ 90’ minuto?.
Ecco una ulteriore lista di dati di fatto, da non perdere di vista.
–Se un giocatore e’ infortunato e può o meno recuperare, perche’ una squadra deve avere il vantaggio o lo svantaggio di avere piu’ o meno giorni a disposizione per il recupero?
–E’ giusto che una squadra riposi più di una seconda.
–Reputate corretto che alcuni giochino, sapendo gia’ i risultati delle altre? (indubbiamente variano le condizioni psicologiche dei calciatori).
Ma la cosa più importante che tutti astutamente dimenticano (lo fanno apposta?) di trattare, e’ la questione tifosi.

—Chi vuole seguire la propria squadra come farebbe nel caso di un campionato di A e B spalmato da Venerdi a Lunedi e ad orari improponibili?

E fino a qui abbiamo elencato dei dati di fatto, con relativi interrogativi. Passiamo alle nostre domande, che come tali non hanno grandi pretese ma solo la speranza di far sollevare gli stessi dubbi ad altri.
–Ci chiediamo, non vi pare che la verita’ sta nel fatto che dei tifosi che vogliono seguire la squadra dal vivo, non importa niente a nessuno perché il frutto del loro introito allo stadio non garantisce la stessa linfa di quelle delle TV?
A sostenere il nostro dubbio eccovi una dichiarazione interessante; sentite come liquida il problema il signor Giovanni Bruno direttore sport di Sky:
”Bisogna mettere un pò di ordine – sottolinea – perché Sky spende un sacco di soldi per i diritti televisivi ma negli stadi si continuano a vedere decine di telecamere. Se volessimo arrivare all’optimum, si dovrebbe cancellare il calcio dal chiaro ma al momento è solo un sogno, un obiettivo impraticabile. La quota di diritti della Rai è di 65 milioni di euro ma non è solo una questione economica, basti pensare alle ricadute politiche. Sarà un obiettivo praticabile, forze nel 2007-2009, quando l’azienda avrà la volontà di farlo con la coscienza di scendere in guerra”.

Cari amici e tifosi, come faremo con i nostri impegni di lavoro e privati, qualora si dovesse sempre partire i giovedi o i lunedi, come organizziamo le trasferte, attualmente gia’ difficoltose nei posticipi del lunedi, (non e’ che non ci vogliono piu’ allo stadio)? Siamo pronti a spendere per vedere i gol in TV? E’ pur vero che nessuno ci impone di seguire le nostre squadre e di andare allo stadio.
Il calcio a dire di questo signore, dovrebbe diventare visibile a chi possiede una scheda di SKY, gli altri si dovranno accontentare dei sentito dire e delle finestre gentilmente concesse qua e la dalla TV a pagamento.

E qui nascono spontanee altre domande.
–Ma prima come si faceva senza TV a pagamento?
–Ma e’ proprio necessario pagare cosi cari i calciatori per essere competitivi al punto da far diventare le nostre società di calcio le peripatetiche di turno di questo o quel proprietario televisivo?
–Possibile che i tifosi non si rendono conto di tutto questo e pur di vedere alla TV sulla loro poltrona di casa la loro squadra a pagamento, non dicono nulla?
–Possibile che nessun presidente sia capace di dire, NO, a costoro, preferendo dire ai tifosi, “io ho detto NO, e faro’ una squadra con i soldi che riesco ad avere senza fare debiti”?
–Possibile che i tifosi siano cosi “volatili di memoria” che la domenica espongono gli striscioni, ”Questo calcio ci fa SKYfo” e poi lanciano i motorini dagli spalti o minacciano i presidenti se non vincono a tutti i costi?
–Possibile che non ci si possa accontentare di un campionato DIGNITOSO, anche di categoria inferiore perché non si hanno i soldi per comperare fuoriclasse?

Signori l’invito e’ semplice; facciamo un passo indietro tutti per cortesia, non roviniamo definitivamente questo giocattolo che ci aiuta ad accettare i problemi seri, con un pizzico di allegria.
Tifosi, vi invito a pretendere di meno dalla vostra squadra, laddove non ci sono possibilità economiche. Sostenetela e basta a prescindere dai risultati. Non costringiamo i presidenti delle nostre squadre a vendere per trenta denari un patrimonio che e’ tale solo per il nostro interesse ed amore.
Presidenti, vi invito a riflettere bene prima di accettare certe condizioni, e non aggiungo altro perché non sta a me comandare sui soldi degli altri.
Signori e padroni dell’etere, voi avete i soldi e voi avete il diritto di spenderli come meglio credete, non ho alcun diritto di chiedervi nulla. Tuttavia un desiderio lo esprimo anche per voi: possano le vostre squadre del cuore regalarvi le migliori soddisfazioni e nello stesso tempo regalarle GRATUITAMENTE anche agli altri tifosi.
Calciatori e procuratori vi invito a DIMEZZARE le vostre richieste perché se siamo arrivati a questo la colpa e di chi chiede tanto ed anche di chi concede tanto. Con un solo anno del vostro stipendio potreste vivere bene voi, la vostra famigli i vostri figli ed i vostri nipoti. Non vi chiedo di rinunciare al denaro ed alla ricchezza, sarei un pazzo a farlo, ma solo di rinunciare all vostra STRARICCHEZZA, in favore proprio del futuro di quello che vi ha reso ricchi e famosi, il Calcio.

In conclusione, citiamo un passo di un tale che sembra averci rubato i pensieri dalla mente)
“Nessuna industria della televisione sembra che gli interessi dei tifosi, ma senza l’urlo e il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero. E’ una storia di passione. Sarà sempre così. Senza la passione il football è morto. Solo 22 uomini grandi e grossi che corrono su un prato e danno calci ad una palla. Proprio una gran cagata. E’ la tifoseria che lo fa diventare una cosa importante”
(John King – Fedeli alla Tribù)

Parlando con tifosi ed appassionati sportivi di diverse squadre, ho notato una comune interpretazione della questione. Personalmente reputo importante non avere il timore di manifestare le proprie idee, anche se spesso contrastano quelle dei “potenti”. Vi saluto tutti con l’augurio che si possa fare adeguatamente un passo indietro in favore dello sport.

D.P.

Autore

Davide Pane

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