Mancano ormai pochi giorni a Catanzaro-Cosenza, il derby di Calabria che infiammerà migliaia di cuori pronti a riempire gli spalti del “Ceravolo.
I primi ad incontrare la stampa in settimana sono il direttore generale Maglione e l’allenatore delle Aquile Dionigi.
MAGLIONE
«Volevo precisare che non c’è nessuna segretezza o riservatezza da parte nostra. L’unica esigenza è fare allenamenti a porte chiuse senza danneggiare il “Ceravolo”. Nessun isolamento al pubblico quindi sapendo quanto significa questa partita.
Anzi, invito la tifoseria a sostenere la squadra per la rilevanza del derby nella rifinitura di sabato alle 11 a Montepaone dove ci alleneremo anche domani e dopodomani a porte chiuse.
Come sostenuto dal presidente Noto è una partita che vale 3 punti. È molto lodevole l’iniziativa di far vivere insieme ai ragazzi sostenitori di Catanzaro e Cosenza, il derby.
Deve essere una giornata di sport, di sana rivalità sportiva che non deve mai sconfinare in altri ambiti. Il calcio italiano sta vivendo un momento buio dopo quanto accaduto lunedì con l’eliminazione dell’Italia.
Purtroppo tutti pensano al proprio interesse anziché pensare ad una rifondazione del sistema calcio. Si sta andando verso una crisi di sistema gravissima con effetti devastanti da qui a sette-otto mesi».
DIONIGI
Il tecnico ha analizzato la situazione di entrambe le compagini. «Solo perché ha vinto domenica, forse sta meglio il Cosenza. A noi è mancato il risultato a Catania e penso che entrambe le squadre arrivino alla gara nel momento giusto.
Se loro hanno un leggero vantaggio è quello legato all’esperienza. Ma il derby è sempre una partita strana che riveste una grandissima importanza sotto tutti i punti di vista e ci arriviamo bene. Anche loro hanno fatto fatica dopo il cambio di allenatore, è una cosa normalissima».
Il mister è però sempre più soddisfatto dei suoi, specie paragonando l’attuale situazione rispetto a quando si è insediato sulla panchina giallorossa. «Le prestazioni sono confortanti sotto molti aspetti, specialmente corsa e intensità. Qualcosa ci sta mancando in fase realizzativa. So benissimo a cosa sono dovuto andare incontro e tranne per le difficoltà oggettive degli infortunati sono contento. Ci vorrebbero ancora dieci giorni per essere al top. Ho sempre cercato di dare personalità di gruppo a questa squadra perché questa è stata la mia chiave di lettura».
Due defezioni però ci sono. Quattro partite su sei senza segnare e due gol nelle ultime tre subiti su calcio d’angolo. «Se prendiamo singolarmente le partite, abbiamo sempre costruito. Poi bisogna guardare pure le varie situazioni. Ad esempio, con l’Andria eravamo contati e senza ricambi. Ci manca fare male davanti. Riguardo alle reti incassate, perdiamo in centimetri ed anche l’aspetto mentale va allenato in settimana. Penso che dobbiamo migliorare soprattutto sulle ripartenze e sulla qualità delle giocate».
Il tecnico è tornato sulla sfida di Catania elogiando i suoi ed il pubblico. «Peccato perché un pareggio ci avrebbe dato maggior slancio per il derby».
Dionigi si è soffermato anche sui ritorni di Icardi e Maita. «Non sono al massimo e dobbiamo aiutarli. Il primo è un ottimo innesto per la fascia, il secondo ha tanta qualità e può aiutarci in mezzo al campo».
Sicuramente il “Ceravolo” darà una grossa spinta alle Aquile, anche per vendicare quello 0-3 della passata stagione. «Dai tifosi mi attendo una grandissima spinta. Credo anche che quella dose di spregiudicatezza data dall’essere più giovani mi stuzzica e può fare la differenza. Noi ce la siamo sempre giocata con qualsiasi squadra e non dimentichiamo che abbiamo incontrato le compagini più forti del girone».
Ferdinando Capicotto
Purtroppo le parole stanno a zero, ora vogliamo vincere senza se e senza ma, questa partita è troppo importante e non solo perché è il DERBY, FORSE AQUILE!!!!
le parole se le porta il vento!!!! bisogna solo Vincere STOP!!!!
Che cosa? Altri dieci giorni per essere al top? Vogliamo i fatti. Basta con le parole. La partita è fra tre giorni e non possiamo fallire.