Pochi spettatori per questo insolito martedì di campionato. Il colpo d’occhio del “Ceravolo” non è quello delle gare di cartello nonostante in campo si giochi una gara importante per le sorti dei giallorossi.
Al fischio d’inizio il Catanzaro parte subito con il piede sull’acceleratore accompagnato dallo striscione della Curva che invita i calciatori a scendere in campo come “11 guerrieri”.
Al 3′ la prima nota di cronaca. Inserimento di Letizia in area e atterramento da parte di un difensore biancoverde. L’arbitro lascia correre ma il calciatore resta a terra lamentando un problema alla caviglia.
L’episodio è il preludio al gol che sblocca la partita. Due minuti dopo, infatti, Bifulco sbaglia il rinvio passandola di fatto a Letizia che non ci pensa su due volte e dal limite lascia partire un destro che si insacca alle spalle dell’estremo ospite.
Il Monopoli reagisce immediatamente al gol riversandosi rabbiosamente nella trequarti giallorossa. Al 15′ Sarao va in gol con un preciso diagonale dopo un inserimento dalla destra, ma l’arbitro annulla per offside.
Gli ospiti alzano il ritmo della gara costringendo il Catanzaro a difendere e ripartire. Sale anche il tono agonistico dell’incontro al punto che sul finire del primo tempo, dopo l’ennesimo scontro di gioco, le due panchine si infiammano e Dionigi paga dazio con l’allontanamento dal terreno di gioco.
In campo succede poco. Le due squadre si limitano a fitte trame di passaggi senza alcun costrutto. Al duplice fischio il vantaggio delle Aquile è tutto sommato giusto, ma nel secondo tempo ci sarà bisogno di chiudere il risultato ancora pericolosamente in bilico con un Monopoli vivo e pericoloso.
Francesco Panza
oggi hanno impressionato per costanza e dedizione anche se tanti palloni sprecati sbagliati
Ancora 1 volta l’arbitro ci ha negato 1 rigore sacrosanto,non pago di cio’ci ha ammonito Onescu,che purtroppo saltera’ catania,e Marin che non ha commesso alcun fallo,oltre ad aver buttato fuori il mister.Complimenti!<br />
Forza Aquileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee