Mister Dionigi non ha dubbi: il Catanzaro affronta la peggiore squadra che potesse capitare in questo momento. Il tecnico ha parlato in conferenza stampa.
Questa la presentazione dell’allenatore giallorosso dell’incontro con l’Andria, ultima in classifica ed a secco di vittorie: «Giochiamo contro una compagine tosta. Forse la più difficile da incontrare vista la situazione che sta vivendo e la pressione che c’è su questi calciatori. Hanno una classifica bugiarda e perdono poco.
L’Andria è una squadra costruita per un campionato di medio-alta classifica. Giocando lunedì sera, abbiamo preparato la sfida in due giorni e mezzo. Siamo in emergenza e scenderanno in campo anche dei calciatori molto giovani. Mi aspetto una prestazione come quella del secondo tempo di Trapani. Ad ogni modo noi dobbiamo fare risultato. Bisogna aggredirli e metterli sotto sul piano dell’intensità».
Non mancheranno i momenti di difficoltà. Purtroppo gli infortuni non si riusciranno a recuperare. Si farà un tentativo solo per Sirri e Letizia, ma bisognerà valutare anche le tre partite in una settimana che attenderanno i giallorossi con il turno infrasettimanale.
Il trainer delle Aquile ha dei punti fermi ed è comunque soddisfatto. «Non deve mai mancare la prestazione. Anche a Trapani abbiamo fatto bene. Il 3-0 non me lo aspettavo alla fine del primo tempo ma è giunto solo per la maggior qualità degli avversari. Mi sta piacendo che i più esperti stiano dando il loro contributo per far crescere i più giovani. Sono però curioso e voglioso di allenare questa squadra al completo. Per ora dobbiamo dare l’idea della squadra che gioca e lotta per la maglia».
Inevitabile tornare sulla remuntada di lunedì scorso. «Negli spogliatoi ho detto in modo “provocatorio” di difenderci e ripartire. Sapevo che se avessimo segnato l’avremmo riaperta. Ma non potevamo attaccarli altrimenti rischiavamo la goleada. C’è stata la consapevolezza che ormai era persa e le gambe si sono sciolte. Credo comunque che chiunque sarebbe andato in difficoltà dopo quei tre gol in quel modo. Dobbiamo crescere non solo sotto l’aspetto tattico ma anche caratteriale».
Da migliorare in difesa assolutamente. Il Catanzaro è la penultima difesa del girone. «Si cresce con l’intensità e l’aggressività di gruppo. Cerchiamo di creare più chance da gol e segnare di più dell’avversario. Fortunatamente non ci troveremo davanti solo dei “Reginaldo”».
Ferdinando Capicotto
Certo che Infantino, offendere l’arbitro in quel modo, ma come gli è venuto in mente di segnare riaprendo la partita, gli sta proprio bene la squalifica, la prossima volta prima di fare certi gesti tecnici deve chiedere alla federazione e ai gestori del calcioscommesse.
Non male come ironia, continua così.
Condivido pienamente la tua analisi, putroppo crudelmente vera nel calcio attuale. LAtRI!!! AH ‘NFAMONIIIII!!!
Uffa!!! Non riesco a fare uno "stamp" fermoimmagine abbastanza nitido del gol di Infantino. Troppo veloce Saveriano, TROPPO FORTE, un gatto!!!
Come diceva il famoso Arrigo Sacchi…..INTENSITèèè!!!
Palanca ci sono ci sono. Ma sto ancora pensando alla proposta di Otto47 di tornare alla difesa con marcature ad uomo. Non riesco a smettere di ridere
Io vorrei capire perchè ti viene tanto da ridere, la marcatura a uomo è un sistema di gioco che molti praticano per esempio sui calci d’angolo, e fanno sì che si responsabilizzi il difensore con un compito preciso.<br> Te lo ricordi a Reggio quando Sirri ha lasciato l’attaccante (che poi ha segnato) per andare in una zona diversa?
Hai ragione in alcune situazioni può essere utile, anche per annullare un giocatore fondamentale per gli avversari, alcuni lo fanno per annullare Maita e quindi la nostra fonte di gioco, ma anche sui calci piazzati potrebbe tornare utile