Il Direttore Generale, Francesco Maglione con una nota apparsa sul sito ufficiale della società, ha spiegato la posizione della compagine giallorossa.
«La notifica della conclusione delle indagini da parte della Procura Federale relativamente alla partita Catanzaro – Avellino del 2013 non ci ha certo colto di sorpresa. Era un atto che aspettavamo».
Lo ha dichiarato il direttore generale del Catanzaro Calcio Francesco Maglione.
«Come tutti sapranno – ha commentato ancora il dirigente della società giallorossa – si tratta di fatti accaduti quattro anni fa che non hanno nulla a che vedere con l’attuale compagine societaria e che comunque, in base alla normativa, si trova coinvolta per responsabilità diretta e oggettiva.
Già da domani mi incontrerò con il legale Sabrina Rondinelli per predisporre un’accurata linea difensiva che tuteli il Catanzaro qualora si dovesse arrivare a un deferimento.
In tal caso faremo valere le nostre ragioni e cercheremo di dimostrare la totale estraneità ai fatti imputati del presidente Cosentino e di coloro che, coinvolti a vario titolo, rappresentavano quel Catanzaro».
RED
Come già scrissi tempo fa su questa vicenda, sono fermamente convinto che, nel rispetto di un tacito codice di "giustizia sportiva", il Catanzaro non dovrebbe essere penalizzato in termini di punti in classifica perchè in quel caso andrebbe penalizzato anche il protettissimo AvellinE. A questo proposito va ricordato che già nello scandalo scommesse del 1980, il Bologna dell’ex catanzarese Carlo Petrini non fu retrocesso con Milan e Lazio soltanto perchè la partita "aggiustata" sull’1-1 che lo vedeva coinvolto……era contro la Juve! Petrini fu pagato in segreto da Boniperti per non presentarsi a testimoniare in tribunale (vedi "Nel fango del dio pallone, Carlo Petrini, ed. Kaos).