Catanzaro-Juve Stabia 0-0: le pagelle

Pareggio giusto nella gara contro la Juve Stabia. Al Catanzaro difetta una efficace manovra offensiva e le conseguenti occasioni da gol, le prestazioni sono tutte sufficienti con una nota di merito in più per Spighi.

CATANZARO

(4-3-3)

 

1) NORDI: Praticamente inoperoso lungo tutto il corso della gara, si fa comunque apprezzare per qualche uscita sicura in presa alta VOTO 6

5) MAITA: Prova a prendere le redini del centrocampo ma la serata è difficile perché davanti si trova avversari che lo pressano tanto e gli limitano le consuete giocate. Non commette errori di rilievo ma la manovra risulta carente di velocità e verticalizzazione VOTO 6

6) BENEDETTI: Matute gli sta praticamente addosso e non lo fa pensare. Benedetti soffre tantissimo la fisicità ed il dinamismo dell’avversario e, come Maita, non riesce far girare la palla per le giuste soluzioni. Pochi gli inserimenti con e senza palla, ma soprattutto scarni gli appoggi sullo stretto per i compagni. La sua gara è comunque sufficiente per il grande lavoro di interdizione a protezione del suo lato di gioco VOTO 6

13) GAMBARETTI: Si infortuna immediatamente lasciando il campo a Spighi SENZA VOTO

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14) RIGGIO: Spostato in mezzo con Sirri se la cava non senza qualche affanno. Simari è un osso duro, è un attaccante molto fisico che costringe il nostro Riggio a qualche intervento al limite della precisione. Serata anche per lui molto impegnativa ma senza particolari lacune VOTO 6

18) LETIZIA: L’impatto è positivo, gioca bene i primi quindici minuti dove si fa trovare pronto nella difesa avversaria ed addirittura si procura un’occasione da gol. E’ logicamente ancora fuori condizione ma appare voglioso e pieno di stimoli per migliorare. Alla distanza cede leggermente ma è comunque il principale punto di riferimento dell’attacco ed Erra fa bene a non levarlo dal campo VOTO 6

19) ONESCU: Si nota leggermente cresciuto di condizione, la sua corsa appare più fluida, la sua dinamica più costante. Cattura palloni e cerca di rilanciare la manovra, a volte ci riesce a volte commette fallo. A proposito di falli, assolutamente ingiustificabile quello che combina verso la fine del primo tempo su un avversario. Ogni commento sarebbe superfluo data la gravità. Il secondo tempo lo gioca da miracolato perché né l’arbitro né il suo collaboratore vedono il gesto che gli sarebbe costato il cartellino rosso ed avrebbe messo in difficoltà la squadra VOTO 6

23) SIRRI: Bene sull’uomo, da correggere alcuni suoi disimpegni. Ormai è una soluzione quella della palla in cambio gioco diagonale, Sirri ci prova tantissimo ma i risultati non sempre vengono bene vuoi per sua imprecisione vuoi anche per il movimento del compagno. Forse bisognerebbe lavorare anche su altre soluzioni, oltre che perfezionare l’esistente, specie quando si trova avversari che in maniera speculare bloccano i tre centrocampisti VOTO 6

24) IMPERIALE: Bravissimo in due chiusure difensive una nel primo, e l’altra nel secondo tempo. Gioca con maggiore velocità, prova ad inserirsi, sul piano fisico disputa una partita leggermente al di sopra del suo standard ma si nota qualche imprecisione di troppo sugli appoggi e le trasmissioni verso i compagni. VOTO 6

26) PUNTORIERE: Il ragazzo sta bene in campo, è veloce, denota discreta personalità, ma non punge più di tanto. A parte i pochi palloni serviti, ma quello che conferma sia a Reggio sia con la J. Stabia è una scarsa pericolosità. Mentre Falcone riesce comunque ad avere lo spunto ed a costruire la sua occasione personale, invece Puntoriere ancora non arriva a poter incidere nell’area di rigore avversaria. Due considerazioni per un ragazzo di buone prospettive: la giovanissima età e comunque il peso di giocare in una piazza importante davanti ad un pubblico a volte esigente; la mancanza di movimenti organici con i compagni della linea avanzata e con quelli di centrocampo (es. uno scambio corto e basso; un affondo per il cross alto; un inversione di lato; anche e soprattutto una soluzione di tiro ecc. ecc.) VOTO 6

28) FALCONE: La squadra gioca più sul suo lato rispetto a quello di Puntoriere, e Falcone cerca di sfruttare con le sue caratteristiche i palloni che gli vengono serviti. Ha un occasione per finalizzare ma la spreca ed altre volte cerca l’uno contro uno ma i difensori avversari hanno la meglio. Partita sufficiente VOTO 6

20) SPIGHI: Si mette a destra quando esce Gambaretti ed alla fine risulta il migliore del Catanzaro. Diligente e ordinato, dinamico e preciso, non sbaglia nulla e cerca di proporsi in avanti per alimentare con velocità una manovra lenta e difficile. Non è un difensore ma nell’occasione ha dimostrato di saperlo fare, finanche bene contro un avversario alquanto ostico VOTO 6.5

10) CUNZI: Prova a dare vivacità al reparto offensivo, ci riesce in parte quando entra in area di rigore per una buona occasione da gol, invece altre volte è impreciso e frettoloso SENZA VOTO

27) ANASTASI: Come a Reggio, quando entra la squadra prova le soluzioni con le palle alte ed Anastasi sfiora il gol SENZA VOTO

MISTER ERRA: La squadra disputa un buon primo tempo. Si nota un leggero miglioramento generale sulla condizione ed un impatto discreto contro un avversario di categoria. Sul piano tattico solo nelle transizioni veloci si registrano le cose migliori, quando la squadra ribalta l’azione da difensiva in offensiva ecco che sfrutta la rapidità del trio di attacco che con l’innesto di Letizia può diventare molto pericoloso. La manovra, tuttavia, è lenta, la circolazione della palla non è fluida e soprattutto non ci sono verticalizzazioni. Il motivo riposa in due evidenti aspetti: il primo, la disposizione tattica della Juve Stabia perfettamente speculare a quella del Catanzaro, con il trio di centrocampo Mastalli-Capece-Matute che pressa il pallone con tantissima efficacia mettendo in difficoltà i nostri giocatori; il secondo, la mancanza di movimenti organici senza palla dei tre di attacco (non si è mai visto un incrocio, un inversione, un movimento di incontro alla palla e l’altro di attacco allo spazio), in altre parole una struttura di gioco offensivo. E neppure in fase di non possesso i tre di attacco hanno realmente portato pressione sulla palla sull’avversario, neppure collocandosi dietro la linea della palla o dietro il centrocampo, ma in una posizione di mezzo che allungava la distanza con il centrocampo e, cosa molto molto rilevante, staccava la linea difensiva verso il basso dando sempre la possibilità all’avversario (vedi Reggina, vedi Juve Stabia) di poter avere delle soluzioni a palla scoperta in verticale verso le punte nel mezzo dei due centrali. I due sistemi di gioco uguali hanno logicamente determinato una partita che, per chi vuole solo vedere occasioni e spettacolo, si potrebbe definire noiosa, ma invece ha avuto notevoli spunti tattici (quanto espresso lo testimonia) che si sarebbe potuta sbloccare solo sulla supremazia nel duello o sull’episodio. Nessun tiro in porta, anche su questo bisognerebbe riflettere perché la squadra tira poco in porta, nessuna vera occasione importante.

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Tardivo l’ingresso di Anastasi perché la squadra poteva trovare anche altre soluzioni. L’analisi potrebbe finire qui concludendo che si tratta di un buon punto contro un avversario di rispetto, considerando anche la mancata espulsione di Onescu se vogliamo dirla tutta, ma sul mister Erra va fatta una riflessione di carattere generale. Ogni allenatore è legato ai risultati ed agli obiettivi della stagione. Il bel gioco è una componente fondamentale che è direttamente riferita allo spettacolo, all’entusiasmo ed all’estetica, ma risulta essere comunque secondaria non principale. Si dice, ed è vero, che se giochi bene vinci ma attenzione il binomio non è assoluto, in passato il Catanzaro ha persino vinto campionati, posti come obiettivo dichiarato (e di esempi se ne potrebbero fare tanti, ne viene in mente un campionato vinto proprio in serie C) con allenatori e squadra che non esprimevano bel gioco ma portavano a casa i punti necessari per quel tipo di scopo. Irrilevanti sono le gare disputate dal Catanzaro per poter esprimere una valutazione sui risultati e metterla in relazione ad Erra; perfettamente in linea con l’obiettivo ribadito in settimana dalla società- che non è vincere il campionato per chi ancora non lo sapesse- l’attuale posizione di classifica; nettamente da migliorare è il gioco, alcuni movimenti offensivi, la lettura delle situazioni di gioco e le scelte sulle sostituzioni. Su quest’ultimo aspetto la responsabilità è dell’allenatore, fare migliorare il patrimonio e l’organico a disposizione è compito suo, a patto però che si sia onesti intellettualmente sui limiti di ciascun giocatore, e si possa sapere fino a che punto un allenatore può intervenire nella crescita della prestazione. Ma alla fine poi contano solo i risultati e gli obiettivi, tutto il resto diventa superficiale prevenzione dove a farla da padrone può diventare una pericolosa tendenza a ripetere gli errori del passato che finalmente vorremmo che questa nuova società non ripercorresse. VOTO 6

 

JUVE STABIA

(4-3-3)

1) BRANDUANI: VOTO 6.5

3) DENTICE: VOTO 5.5

4) MORENO: VOTO 6

8) CAPECE: VOTO 6.5

9) SIMERI: VOTO 6

13) REDOLFI: VOTO 6

14) CRIALESE: VOTO 6.5

17) MATUTE: VOTO 6.5

20) BERARDI: VOTO 5.5

23) LISI: VOTO 6

24) MASTALLI: VOTO 6

18) CANOTTO: SENZA VOTO

MISTER CASERTA: VOTO 6

 

ARBITRO SIG. MARCHETTI di Ostia Lido: VOTO 5.5

 

 

Paolo Carnuccio

Autore

Redazione

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