Intervistiamo

Presunta estorsione ai dipendenti, Statti si autosospende

Scritto da Redazione
Il noto imprenditore vinicolo calabrese e presidente della Confagricoltura regionale ha ricevuto un’ordinanza emessa dal gip del tribunale lametino, su richiesta della procura
 

Estorsione continuata in danno di 23 propri dipendenti. E’ l’accusa che pende su Alberto Statti, noto imprenditore vinicolo calabrese e presidente della Confagricoltura regionale, a cui il gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha notificato un’ordinanza emessa dal gip del tribunale lametino, su richiesta della procura.

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All’indagato è stato temporaneamente imposto il divieto di esercitare l’attività di impresa e gli uffici direttivi di persone giuridiche e di imprese. Statti ha annunciato la sua decisione di autosospendersi anche dalla carica di presidente della confederazione agricola.I militari avrebbero scoperto che da anni l’imprenditore costringeva sistematicamente i dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) di quelle formalmente risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro ed a rinunciare, di fatto, alle somme relative al Tfr, con la minaccia dell’immediato licenziamento o, prima dell’instaurazione del rapporto lavorativo, con l’esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all’impiego secondo le regole.

Le indagini, nonostante la reticenze di quasi tutte le vittime nel riferire le reali condizioni lavorative per il timore di essere subito licenziate, avrebbero consentito comunque di verificare la reale consistenza del fenomeno che avrebbe fruttato a Statti circa 290 mila euro. Le somme quantificate come illecito profitto derivante dall’attività estorsiva sono state sottoposte a sequestro preventivo disposto dalla magistratura ed immediatamente eseguito dai militari del gruppo della Guardia di Finanza.

“Comunico – ha detto Statti che ha diffuso un comunicato – che a far data da oggi mi sono autosospeso dalla carica di Presidente regionale di Confagricoltura; è per me una scelta sofferta – ha aggiunto – ma imposta dal senso di profondo rispetto che ho sempre nutrito e nutro nei confronti delle istituzioni e dei ruoli di responsabilità pubblica e sindacale. L’autosospensione è motivata da un’attività di indagine che vede coinvolta una delle mie aziende. Certo di chiarire la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati, esprimo piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura e confido in una celere definizione”.

 

 

 

 

 

 

 

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