È terminata la settimana di lavoro che precede quella che porterà alla sfida play-out con la Vibonese in programma giorno 21 maggio con orario da stabilire.
Dal punto di vista tecnico la squadra ha lavorato agli ordini di Erra cercando di trovare tranquillità e soprattutto motivazioni che nelle ultime sfide hanno davvero latitato, portando il Catanzaro dove mai era arrivato.
L’obiettivo è cercare di recuperare gli infortunati, affinché le scelte per gli ultimi 180 minuti da giocare per questo torneo, possano essere le più ampie.
Questi giorni non sono passati senza che niente sia accaduto. C’è stata la presenza costante dei sostenitori che di solito frequentano il PoliGiovino, mentre a strigliare la squadra ci ha pensato prima il presidente Cosentino (sperando che non sia l’unico e una colloquio), ieri è stata invece la volta di uno dei gruppi della Curva che ha incontrato squadra e tecnico.
Colloquio duro ma civile con un solo monito che è poi quello che ha accompagnato in questa stagione i tifosi che hanno avuto il coraggio di seguire il Catanzaro in casa e trasferta, malgrado le tante delusioni avute. “A noi della società, delle vostre eventuali beghe, non importa nulla. Ci interessa che giochiate e onoriate la maglia, perché qua non stiamo parlando di una squadra qualsiasi ma del Catanzaro”.
E per chi ancora non l’avesse compreso (società, calciatori e tecnici) noi di uscatanzaro.net invitiamo i nostri interlocutori di cui sopra, ad ascoltare le testimonianze nella nostra home di chi ha fatto la storia di un’intera regione, e non solo dei colori giallorossi.
È solo questione di uomini, giusto per capirci.
La novità della settimana che sta per arrivare è che da lunedì gli allenamenti riprenderanno al Ceravolo a porte chiuse.
Ma la news più importante è che uno dei gruppi attivi della curva, i Volti Noti, ieri hanno diramato una nota, dove s’invitano i tifosi giallorossi ad essere presenti martedì 16 maggio alle ore 15, davanti ai cancelli del “Ceravolo”.
L’obiettivo è sostenere la squadra facendogli sentire il classico fiato sul collo.
A questa iniziativa è naturale che ci associamo anche noi di puntonet e il classico “Tutti allo Stadio” che varrà per domenica prossima, per adesso lo trasformiamo in un “Tutti all’allenamento” martedì prossimo.
Porte chiuse? Le apriremo.
Salvatore Ferragina
Bisognerebbe giocare la partita a porte chiuse. Il tifo mai come in questo anno ha dimostrato quanto può essere dannoso. Lo stadio andrebbe chiuso e sperare di vincere.
Peccato che al ceravolo il Catanzaro sia andato bene.
Io spero che il tuo sia solo sarcasmo o ironia…altrimenti davvero sarebbe "parlare tanto per parlare"
Quando leggo certe sublimi argomentazioni sento crescere la mia autostima, perchè mi sembra di essere più intelligente di quanto veramente non sia.
Tu sei uno che deve avere un Q i superiore alla media
ahahahahah
te ne sei accorto vero Saro ? fratello giallorosso condivido in toto quel che dici….a vucca è na ricchezza…
doppietta di Iemmello e che stende l’inter
Era prevedibile tutti noi sapevamo che è forte
AH!! Iemmello carissimo castigatore! Bomber o non bomber Ti avevo acquistato al fantacalcio soprattutto per la tua catanzaresità, ma a Febbraio ho dovuto tagliarti causa le troppe panchine. Ed ora che fai? Affossi la mia Inter…altra perla del mio doloroso rosario sportivo, col Modena e col Catanzaro. ANtidepressivi subito a me!
A Catanzaro da qualche anno c’è un virus, o meglio ancora la sfortuna (o l’incapacità) di trovare un allenatore che riesce a valorizzare le qualità tecniche dei calciatori, come ai tempi di Ceravolo quando perfetti sconosciuti neanche tanto giovani diventavano dei campioni. Mi viene subito in mente lo stopper GROPPI, perfetto sconosciuto che diventò il miglior centrale della categoria. Questa riflessione amara scaturisce dal leggere che due calciatori, considerati da noi cessi o quasi e/o collocati in campo con compiti errati e inadatti alle loro caratteristiche, Agodirin e Mancuso hanno portato e fatto superare il 1° turno dei playoff alla Sambenedettese. C’è qualcosa che non quadra, oltre alla sfortuna o alla incapacità tecniche tattiche dei vari allenatori, forse anche noi tifosi dovremmo rivedere il nostro atteggiamento e modo di porci alla squadra? Che ne pensate?
Gent.mo Corner53, temo che questo virus di cui parli esista anche altrove. Vedasi la mia Inter, che pur vantando uno dei migliori e titolati settori giovanili italiani, non valorizza in prima squadra gli ottimi prodotti del vivaio. A questo aggiungi che, con la crisi economica ancora in corso (ma il peggio non era passato?!?! politici e giornalisti asserviti….ppprrrr…..), molti bravi giocatori italiani ci vengono portati via dalle più agiate società straniere. Gli allenatori e i direttori sportivi capaci ci sarebbero pure, ma sono convinto che vengano imbavagliati dall’alto o che tacciano per convenienza.
ok