È mancata solo la cenere da cospargere sul capo di Matteo Patti, intervenuto oggi nel corso del consueto appuntamento settimanale con la stampa.
Il rosso rimediato nella sfida salvezza di domenica scorsa contro la Vibonese, ha segnato, forse irrimediabilmente, la corsa salvezza del Catanzaro che nei prossimi 180′ dovrà fare bottino pieno e sperare che il Dio del calcio butti un’occhio dalle parti di Via Paglia.
In attesa di improbabili miracoli, il capitano giallorosso ha scelto di parlare. «Essere qui è un gesto dovuto nei confronti dei miei compagni, del mister e della società. Non mi sono mai tirato indietro quando si è trattato di metterci la faccia. Ho commesso qualcosa di ingiustificabile. Sono consapevole che gran parte della responsabilità per domenica sia mia. Se c’è da criticare è giusto farlo con me».
Prova a spiegare l’accaduto Patti. Lo fa senza cercare giustificazione o assoluzioni. «Sono andato a prendere il pallone con la voglia di tornare a vincere. Il giocatore avversario è arrivato, mi ha spinto, e io purtroppo ho la mano fasciata e nel tentativo di allontanarlo l’ho colpito vista la sua statura bassa. L’arbitro ha visto il gesto e ha punito quello. Lo racconto solo per dovere di cronaca, non voglio trovare alcuna scusa».
Il rammarico è per l’ennesima occasione mancata. «Era una delle giornate più importanti della stagione, c’era tantissima gente, non c’è giustificazione per quello che ho fatto. Ora non posso fare altro che allenarmi più forte di prima e aiutare questi ragazzi. Ho la coscienza pulita per quanto riguarda l’impegno. A questo punto mi auguro di potermi riscattare se disputeremo i play-out».
Sull’andamento della squadra il giudizio è netto, ma di play-out ancora non si parla. «I numeri dicono che meritiamo la posizione di classifica. Inutile nascondersi. È stata una stagione sfortunata ma il nostro demerito è indiscutibile. Quando potevamo fare qualcosa di buono abbiamo sempre toppato. Secondo me non dobbiamo ancora pensare ai play-out. Non si tratta di sognare, ma domenica c’è una partita da giocare che è fondamentale. Dobbiamo seguire il nostro iter che oggi si chiama Casertana».
Sul futuro ci sono pochi dubbi. «Credo di dovermi assumere una responsabilità non solo per l’episodio ma per l’intera stagione. È doveroso nei confronti di una città che ha risposto presente domenica scorsa. Non ci siamo, anzi, non mi sono fatto trovare pronto. È giusto che tutti ci chiedano di tirare fuori gli attributi. Dobbiamo solo stare in silenzio è pedalare. Inutile fare proclami e poi puntualmente qualcosa scricchiola. Dobbiamo prepararci col caschetto in testa, perché saremo meritati com’è giusto che sia giusto, perché lo meritiamo, e dall’altra parte i nostri avversari non ci daranno una mano. Dobbiamo solo abbassare la testa e andare in campo».
Red
(Le dichiarazioni di Matteo Patti)
Peccato perché mi sei simpatico. <br />
Abbiamo solo 1 possibilità su 1000 di non fare i play out, forse sarebbe meglio pensare solo a quelli e iniziare fin da ora a prepararli. <br />
Nonostante tutto forza Catanzaro!!!!
MA CHI CAZZU M’AVITI E SPERARA. ANCORA CCHI SPERAMU. Ma cerchiamo di essere realisti, a sti cuggjuni non c’indafutta nu cazzu duva jocamu l’annu prossimu
La mia sensazione è che Patti sia uno dei pochissimi calciatori attaccato alla maglia. Credo alla sua versione dei fatti.
Sei solo un COGLIONE! Complimenti!<br />
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La stessa cazzata l’ hai fatta lo scorso anno alla fine del campionato, non sei giustificabile te ne devi andare da CZ non sei degno di vestire questa casacca.
….ma non vedete che ha la stessa faccia da diavolo di Totò Schillaci?…..Con la differenza che lui vedeva la porta molto più spesso