Riconoscere le modalità mafiose e condannare a due anni di reclusione Riccardo Petrucci, ex allenatore del Sambiase, squadra lametina che ora milita nell’Eccellenza calabrese. È la richiesta avanzata dal pubblico ministero di Catanzaro Elio Romano nel corso del processo con rito abbreviato, stralcio della maxi inchiesta sul calcioscommesse denominata “Dirty soccer”.
Secondo quanto é detto nel capo d’imputazione, “Riccardo Petrucci, allenatore del Sambiase, al fine di garantire alla propria squadra un’agevole salvezza e quindi la permanenza per l’anno successivo nel campionato di Eccellenza Calabria, si adopererò al fine di combinare alcune partite di quel campionato i cui esiti, incrociati, avrebbero permesso al Sambiase di aggiudicarsi punti necessari alla piena salvezza”.
Partite i cui risultati sarebbero stati alterati utilizzando anche il nome della cosca Iannazzo di Lamezia Terme. Il gup, a conclusione della requisitoria del Pm Romano, ha rinviato il processo al 15 maggio prossimo, giorno in cui è prevista la discussione del difensore di Petrucci, l’avvocato Riccardo Panno, e la sentenza.
Per quanto riguarda il processo sportivo del filone Dirty Soccer di Eccellenza, si comincerà il 2 maggio con le varie udienze presso il Tribunale Federale Territoriale.
L’operazione Dirty Soccer era scattata nel maggio 2015 e aveva portato all’arresto di 50 persone, mentre altre 70 sono state indagate in stato di libertà. Secondo la Dda di Catanzaro sarebbero state organizzate una serie di combine di partite di calcio dei campionati di Lega Pro e Lega D nella stagione 2014-15. Dell’organizzazione avrebbero fatto parte giocatori, allenatori e direttori sportivi che avrebbero alterato i risultati di alcuni match con lo scopo di realizzare lucrose vincite attraverso il sistema delle scommesse.