Dalla Redazione

Juve Stabia-Catanzaro 2-2: le pagelle

Nel complesso una buona prestazione condita da impegno, corsa e tenacia. Sufficienza per tutti ma il migliore in campo è Prestia
 
prestia

22) DE LUCIA – Nessun intervento decisivo. La Juve Stabia tira pochissime volte nello specchio della porta e quando capita, De Lucia c’è. Qualche uscita forse un po’ avventata, una parata a terra su un fendente di Cutolo nella ripresa. Nel complesso una prestazione sufficiente. VOTO 6

2) PASQUALONI – C’è da lavorare molto sulla sua corsia di competenza e il goal a freddo lo conferma. Dalla sua parte agiscono Lisi e a turno uno fra Cutolo e Kanoute. Pasqualoni mantiene la posizione e nel complesso disputa una buona partita nella fase difensiva, prendendo col passare dei minuti le giuste misure. VOTO 6

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15) PRESTIA – Ancora un’ottima prestazione di Prestia che si conferma un difensore sul quale puntare a occhi chiusi. Segna il goal del vantaggio e ne sfiora un altro in precedenza. Annulla l’esperto Paponi (fino al punto d’indurre Carboni alla sostituzione) che riesce a vedersi solo nel primo minuto quando l’intera retroguardia catanzarese si fa sorprendere dallo scatto improvviso di Lisi. VOTO 7

sirri21) SIRRI – Come Prestia è ormai una garanzia per la retroguardia giallorossa. Gli attaccanti avversari che passano dalle sue parti non tirano mai nello specchio dell porta. Bravo nell’anticipo, nelle chiusure e nel gioco aereo. Collabora attivamente sulle palle inattive fornendo un contributo prezioso nel’occasione della rete di Prestia partecipando ai blocchi. VOTO 6,5

13) SABATO – Partita difensiva del pelato terzino giallorosso contro un Kanoute che sembrava giocasse un finale di Champion. Il colored non gli sfugge mai. Unico appunto: dov’era nell’occasione del goal, quando Cancellotti saltava in velocità Basrak e non trovava alcun ostacolo sulla sua corsia e nel raddoppio di marcatura? VOTO 6 

20) MAITA – Ingenuo sul fallo di mani che causa il rigore. Nell’area grande, viste anche le regole assurde di questo calcio in cui non si punisce più la volontarietà, stare con le braccia dietro la schiena è diventata ormai una postura classica del calciatore. In corsa il pallone colpisce il suo braccio ed il rigore è netto, ma questo non macchia la sua buona prestazione che conferma l’attitudine ad essere in campo il solo catalizzatore di gioco e unico punto di riferimento nello schieramento del Catanzaro. Giacché Maita è giovane ed è un patrimonio del Catanzaro calcio, al punto che mister Gicos gli rinnovò il contratto sotto infortunio,  è il caso di metterlo nelle condizioni di giocare nella sua posizione ideale come avvenuto ieri per accrescere il suo indiscusso valore. VOTO 6

7) CUNZI – Solita corsa, spirito agonistico e grinta, elementi essenziali in questa categoria. Purtroppo non contribuisce più di tanto al gioco offensivo. Non riesce mai a saltare l’uomo né tantomeno a creare apprensione alla retroguardia avversaria. VOTO 6-

14) SARAO – Su di lui ricade tutto il peso offensivo della squadra catanzarese. Ingaggia duelli da vecchi tempi con i difensori avversari lottando su ogni pallone. Segna il goal del pareggio beffando un difensore esperto come Santacroce e anche nell’area di rigore davanti a De Lucia è utile quando c’è da difendere sui calci piazzati. VOTO 6,5

10) GIOVINCO – Come al solito in trasferta è spesso ingabbiato nelle maglie dei difensori avversari, La partita difensiva impostata da mister Erra, certamente non l’ha aiutato ma nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha risposto presente prendendosi falli e facendo salire la squadra. VOTO 6-

VAN RANSBEECK – È un mediano adattato e deve adeguarsi perché a questo Catanzaro manca il classico elemento di rottura. Il belga cerca di mettere qualità e quantità nel mezzo, riuscendoci a corrente alternata. Nel complesso disputa una prestazione sufficiente. Alcune ammonizioni che subisce potrebbero essere evitate. Mister Erra lo toglie dal campo prima che il nervosismo gli costi il rosso. VOTO 6-

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11) MANCOSU – Anche per lui partita di grande sacrifico. È costretto a fare il terzino lui che è un esterno offensivo, posizionandosi su Lisi che è l’uomo più in palla dei campani. I primi minuti sono tragici, con il passare del tempo prende le misure e il grande lavoro svolto alla fine gli procura i crampi. Pregevole la verticalizzazione in occasione del pari di Sarao. VOTO 6

18) BENSAJA – Si rivede nel quarto d’ora finale quando mister Erra lo toglie dalla naftalina. In campo si posiziona davanti alla difesa e denota una buona visione di gioco nell’uscire con palla al piede o con lanci per dare respiro alla manovra. Per il rush finale è un altro elemento su cui si può contare. VOTO 6

6) PATTI – Entra per infoltire la difesa e compie senza particolari sbavature il suo lavoro. Se la Juve Stabia nella ripresa tira nello specchio della porta una sola volta il merito è anche suo. Peccato solo per la beffa finale. VOTO 6

19) BASRAK – Tre minuti sono davvero pochi per giudicare la prestazione di un calciatore. Forse potrebbe intervenire su Cancellotti in occasione dell’affondo che provocherà il rigore del 2-2. S.V.

erraMISTER ERRA – La fortuna non alberga in casa giallorossa e il mister lo sa bene. Un gol a freddo dopo un minuto e uno a tempo praticamente scaduto, per giunta su penalty, sono episodi che di rado si vedono sui campi di calcio. Non poteva essere certamente un Catanzaro bello, serviva concretezza e attenzione.

Mister Erra ha preparato la partita su questi dettami e non era facile vista la travagliata settimana. L’unico problema è stata la difficoltà ad arginare Lisi sulla corsia di sinistra. Il Catanzaro in quella zona ha pagato l’assenza forzata di Icardi. Ottima la predisposizione in campo sul terreno di gioco con l’ingresso di Patti per difendere il risultato.

A chi storce il muso perché il Catanzaro ha abbassato troppo il proprio baricentro, vorremmo segnalare la rosa di qualità delle Vespe, specie sul fronte offensivo. L’unico appunto sono i pochi minuti dati a Basrak. Inutile a nostro avviso il cambio con Cunzi a tre minuti dal termine quando ormai c’era solo da difendere il risultato. A quel punto, ma solo con il senno del poi, la scelta di Imperiale o fare rimanere Cunzi in campo, forse avrebbe arginato meglio l’unica discesa di Cancellotti che ha provocato il goal del pari. Ora bisognerà tenere alta la tensione in vista del doppio impegno casalingo, sulla carta proibitivo, contro Catania e Foggia. Ma il Catanzaro visto ieri al “Menti” potrà giocarsi fino all’ultimo le residue chance salvezza.  VOTO 6

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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