Dalla Redazione

Melfi – Catanzaro 1-0

Scritto da Tony Marchese
Decide al novantesimo Vicente, Aquile rinunciatarie 

Si sa, e’ il calcio! Se si gioca solo per non prenderle anche contro la squadra con la peggior difesa del campionato, si finisce col perdere. Tra l’altro tra il punticino a Melfi e la sconfitta la differenza e’ irrisoria. Il punto in piu’ in classifica potra’ forse fare la differenza a fine campionato, ma se davvero si dovesse verificare che per un punto il Catanzaro subira’ dei risvolti negativi, la colpa e’ senz’altro da ascrivere alla mancanza di coraggio, e di mentalita’, da parte di squadra ed allenatori che si sono susseguiti alla guida, che non hanno capito che con questa squadra ed in questa categoria non si puo’ giocare per un pareggio.

Le partite si possono vincere e si possono perdere, ma si devono innanzitutto giocare, ed il Catanzaro oggi ha deciso di non giocare.

Nel primo tempo si e’ assistito ad uno stucchevole tamburello, con Prestia e Sirri che hanno lanciato un’infinita’ di palloni alti in avanti perlopiù per i ‘giganti‘ Cunzi e Giovinco. Imperiale ed Esposito che avrebbero dovuto fornire la spinta sulle fasce necessaria allo sviluppo della manovra, rimanevano in difesa impegnati nella marcatura dei rispettivi avversari. La manovra di conseguenza si sviluppava solo attraverso i lanci lunghi dei due centrali di difesa. Il Melfi da parte sua ha condotto il gioco esercitando una sterile supremazia territoriale, ma a parte un paio di pericoli su palla inattiva, De Lucia non ha ricevuto alcun tiro in porta.

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Nel secondo tempo il Catanzaro sembra entrare in campo con un piglio diverso. Il Melfi arretra e sembra non avere la forza fisica per mettere in difficolta’ i giallorossi. Prestia e Sirri giganteggiano fermando ogni iniziativa degli avanti locali. In avanti Erra da spazio prima a Gomez in luogo di Sarao, e poi Carcione sostituisce Giovinco. Il primo ed unico vero tiro in porta di tutta la gara dei giallorossi lo scaglia da fuori arera Van Ransbeeck intorno al 50′, Gragnianiello devia in tuffo.

Si giunge cosi agli attimi finali della gara, quando su un break del Melfi viene assegnata una punizione sulla trequarti dell’area del Catanzaro. La distanza e’ notevole, forse oltre 35 metri, ma Vicente (90′) prova comunque la battuta a rete, De Lucia e’ sulla palla che pero’ gli sfugge dalle mani e finisce in rete. E’ il gol che assegna i tre punti al Melfi e che manda ancora una volta all’inferno il Catanzaro ed i suoi tifosi.

Con questa sconfitta il Catanzaro viene raggiunto a 27 punti dall’Akragas che oggi ha espugnato il campo del Taranto (capito Erra e squadra come si fa?), quindi in attesa che la Reggina giochi a Matera non cambia molto in coda alla classifica, e come gia’ detto, anche il punticino per cui i ragazzi oggi sono scesi in campo, non avrebbe spostato di molto le cose.  Per il Melfi i tre punti sono fondamentali perche’ al momento la differenza di soli 4 punti sulla quintultima garantisce che i playout saranno disputati.

TM

Melfi-Catanzaro 1-0

I lucani si aggiundicano la sfida salvezza e raggiungono la Nocerina

I GialloRossi del Presidente Pittelli lasciano i 3 punti anche a Melfi. La squadra di casa ha esercitato una costante pressione che non ha prodotto però seri pericoli alla porta difesa da Botticella ed anzi in qualche occasione Bueno avrebbe potuto colpire la retroguardia del Melfi portando in vantaggio il Catanzaro.
Al termine di un secondo tempo giocato in 10 per l’espulsione di Gimmelli per doppia ammonizione e durante il quale le occasioni più ghiotte le aveva avute in contropiede il Catanzaro, è il Melfi ad aggiudicarsi la posta con un rigore concesso all’ultimo minuto di gioco e realizzato da Lauria, che l’arbitro ha fatto incredibilmente  battere tre volte dopo che sulla prima esecuzione Botticella era riuscito a respingere.
Il Catanzaro rimane a 17 punti ad un punto dalla zona playout, mentre il Melfi raggiunge la Nocerina a 16 punti.

Autore

Tony Marchese

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