«Ventuno “sì” e un astenuto, la pratica è approvata». Si chiude così, in poco più tempo, il consiglio comunale convocato d’urgenza per approvare le eccezioni del Comune di Catanzaro al Piano Casa regionale.
La vicenda, nella giornata di martedì, aveva creato più di qualche tensione a Palazzo de Nobili a causa della mancata convocazione della seduta del consiglio da parte del presidente Ivan Cardamone. Le opposizioni – o meglio tutti i consiglieri comunali ad esclusione di quelli di Forza Italia – sottolineavano come fosse necessario approvare le modifiche entro l’1 marzo onde evitare il rischio che tra le pieghe del Piano Casa si potessero sfruttare delle norme legittime per operare delle vere e proprie speculazioni edilizie in zone specifiche della città, come l’area del porto e i quartieri Giovino e Germaneto.
La protesta dei consiglieri comunali era arrivata sin nelle stanze del prefetto Luisa Latella, la quale aveva inteso intercedere telefonicamente con il sindaco Abramo affinché si convocasse il consiglio comunale.
Ieri sera la la votazione, alla quale non hanno preso parte i consiglieri di Forza Italia e l’ex forzista ora passato all’Udc Antonio Corsi.
Ridotta al lumicino la seduta: prima del voto nominale, nessuna dichiarazione da parte dei presenti. Alla base della scelta anche la volontà di non correre il rischio che un’eventuale deliberazione arrivata oltre la mezzanotte, potesse dare vita, in futuro, a contenziosi pericolosi per le casse comunali.