Avrebbe compiuto 77 anni tra pochi giorni. È morto prima di essere giudicato dai magistrati. La Procura di Santa Maria Capua Vetere lo aveva accusato di aver ucciso la moglie e la figlia e di aver nascosto i loro corpi nella sua villetta per otto lunghi anni:
Domenico Belmonte, medico, dirigente del carcere di Poggioreale, è deceduto ieri. Questo pomeriggio si sono svolti i funerali. Il 13 novembre del 2012, in una intercapedine della sua villa a Castelvolturno, vennero ritrovati i cadaveri della moglie Elisabetta Grande e della figlia Maria Belmonte, scomparse nell’aprile nel 2004.
Gli inquirenti avevano ipotizzato che Belmonte li avesse cosparsi di acido per «aiutare» la decomposizione dei corpi.
Era gravemente malato, ed è morto in una clinica della quale i suoi legali per sua espressa volontà non hanno voluto rivelare l’ubicazione. I funerali si sono già svolti. La salma è stata seppellita in un luogo tenuto segreto, come disposto dall’ex medico, che ha scelto l’oblio.
Belmonte era imputato per il duplice omicidio e nel dicembre scorso aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, per accorciare i tempi del processo. Non ne poteva più, infatti, di un’indagine durata quattro anni, che lo aveva provato psicologicamente e fisicamente. Ha sempre proclamato la sua innocenza.