Avrebbero fatto parte di un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, al punto da avere “blindato” un intero quartiere per svolgere la loro attività illegale.
Quattro anni dopo l’operazione “Double fault”, la Squadra Mobile di Catanzaro ha arrestato, eseguendo un ordine di esecuzione emesso dal Tribunale del capoluogo, tre persone che dovranno scontare pene definitive.
Si tratta di Francesco Passalacqua, 26 anni, condannato alla pena di 4 anni, 9 mesi e 14 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 22.200 euro; Gessica Bevilacqua, 26 anni, condannata a 3 anni, 8 mesi e 9 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 14.000 euro; Addolorata Passalacqua, 28 anni, condannata a 4 anni, 3 mesi e 18 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 20.000 euro.
L’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dalla Squadra Mobile il 2 ottobre 2012 coinvolse 46 persone, per lo più appartenenti alla comunità rom stanziale del quartiere Germaneto di Catanzaro, che avevano assunto la gestione della piazze di spaccio catanzaresi. Nel blitz era rimasta coinvolta una fitta rete di spacciatori, tutti residenti nella stessa zona e con numerose donne che fungevano, oltre che da organizzatrici, anche da spacciatrici, provvedendo alla consegna dello stupefacente ed al ritiro del denaro, ed in alcuni casi anche alla presenza di minori ed occultando la sostanza stupefacente nei passeggini in cui c’erano dei neonati. L’intera area di spaccio era “protetta” con servizi di vigilanza armata e l’ingresso era regolamentato attraverso una sbarra mobile, azionata manualmente.