Meno di quattro settimane e poi la Lega Pro prenderà il via. Con un nuovo format, con un girone a 20 squadre, con molte penalizzazioni (per mancati pagamenti o iscrizioni in ritardo), con un Benevento in meno ma tante altre piazze agguerrite in più.
Foggia e Lecce, al momento, partono in prima fila. Poggiandosi su basi solide, edificate in questi anni, proveranno ad arrivare all’ultimo giro davanti a tutte le altre per poi giocarsi il primato sotto la bandiera a scacchi.
Per il resto tanto equilibrio, in un girone pieno di insidie e che probabilmente sarà il più spettacolare di tutti i campionati professionistici della prossima stagione pallonara italiana. Sullo sfondo la questione ripescaggi che terrà col fiato sospeso migliaia di persone. Sedici le domande presentate da altrettante società, fra queste quelle di Reggina e Vibonese. Il nodo verrà sciolto non prima del 4 agosto.
Un anno fa il . Con un palese scollamento tra società e tifosi che ha portato da una parte la proprietà ad investire poco e dall’altra la tifoseria a disinnamorasi del giallorosso sentendosi tradita.
Due elementi, proprietà e tifosi, indispensabili per consentire alla squadra di viaggiare con entusiasmo per tutto il centro-sud a caccia di prede da catturare con gli artigli tipici delle Aquile. Dodici mesi fa tutto andò come previsto, nel totale anonimato, salvati dall’arrivo di mister Erra e dall’impegno dei calciatori, dopo un inizio shock e tanta paura nel finale.
Un’annata calcistica buttata via ancora prima che iniziasse, con una squadra ed un organigramma societario da cestinare. Ripetere gli stessi errori sarebbe stato davvero assurdo. Da parte di tutti.
Per questo si è deciso di ripartire subito, senza perdere tempo, rifondando in lungo e in largo l’Uesse. Ritrovando entusiasmo per questi colori, necessario come l’ossigeno per vivere. Necessario perché ci sono tutte le componenti per dimostrarsi all’altezza, per non farsi trovare impreparati, per cercare di sorprendere non a parole ma con i fatti. L’aquila d’altronde senza le ali non potrà mai volare.
Confermato il tecnico e lo staff, si è scelto Antonello Preiti come “factotum” per allestire e programmare il futuro sportivo del club.
I superstiti si contano sulle dita di una mano. Si è azzerato tutto per formare un roster in grado di garantire più soluzioni ad Erra considerando che una volta presentata la lista dei calciatori che dovranno giocarsi il campionato non si potrà modificare più nulla almeno fino alla riapertura del mercato invernale.
Si è partiti dalla difesa, scegliendo calciatori duttili sia nel reparto centrale che sugli esterni. Ovviamente le prime partite diranno quanto solido è il blocco arretrato ma non manca esperienza (Di Bari, Sabato, Patti) fisicità (Prestia, Pasqualoni, Joao Francisco) e velocità sugli esterni (Sabato, Esposito). A centrocampo, oltre Garufi e Maita, si è puntato su Carcione, Bensaja (che sarà ufficiale nei prossimi giorni), Baccolo, più giovani come Icardi, Longo e Pagano. Questi ultimi due si giocheranno il posto nelle ultime settimane prima del via.
Ma non basta. Lo sa il mister e lo sa il ds che piazzerà l’ultimo tassello necessario per completare la zona nevralgica del campo. Il reparto offensivo era quello che necessariamente doveva subire il maggior restyling. Perché le caratteristiche, al di là delle qualità individuali dei calciatori, che il tecnico di Coperchia ha trovato, allenato e provato nello scorso campionato, non si sposano con il suo credo calcistico.
Tavares, Cunzi e Giovinco sono sicuramente di maggior gradimento. Sarao risulterà utile durante la stagione perché ha caratteristiche completamente diverse da tutti gli altri. Basrak ha impressionato positivamente lo staff mentre Campagna, Caruso e Moccia partono dietro, con la consapevolezza di dover dare il 120% per strappare una maglia. La sensazione però è che non sia finita qua.
La chiusura del mercato è lontana ed il desiderio di tentare il colpo per spiazzare le concorrenti a ridosso del gong finale è forte. Le partite di Coppa Italia daranno sicuramente alla società modo di capire se il reparto offensivo è a posto oppure no.
Ancora mezza estate a disposizione per completare il puzzle, per mettere i tasselli al posto giusto e far capire alla tifoseria che le cose si stanno facendo seriamente. Questo l’obiettivo della proprietà che ha molto da perdere e poco da guadagnare in questa annata calcistica.
Una società che ha sempre garantito continuità a livello economico (iscrivendosi regolarmente ai campionati, pagando tasse e stipendi ai calciatori con puntualità), cosa non da poco nel calcio italiano dei giorni nostri ed in particolare in Lega Pro. Ma che ora deve assolutamente puntare ad una programmazione seria, in netta discontinuità con le ultime, schizofreniche, stagioni sportive.
Il campo, come sempre giudice supremo, dirà la verità. Farà capire a tutte le componenti di che pasta è fatto il Catanzaro 2016/17. Di sicuro non difetta di cuore, come testimoniato dai calciatori giallorossi che hanno deciso di contendersi i numeri di maglia attraverso un’asta di beneficenza che si è tenuta nella serata di chiusura del ritiro di Chiaravalle centrale, alla vigilia della partenza per la Sila.
I fondi raccolti saranno destinati all’associazione di volontariato “Il sorriso di buba” costituita a Torino in memoria di Alessia Busana e che ha come scopo principale il sostegno alla ricerca scientifica nella lotta contro il cancro.
Perché è vero, chi gioca col cuore non tema la sorte!
Matteo Pirritano
Grazie società questa volta vi siete mossi bene, manca poco per allestire una splendida squadra , però non facciamo gli errori del passato meglio 2 buoni giocatori che 4 scarsi, ricominciamo a volare!!!!
Complimenti per l’articolo e per l’analisi tecnica.<br />
Questa stagione è stata impostata dalla società con molta oculatezza e con buone competenze tecniche, da completare a mio avviso con un fantasista che faccia entusiasmare la assai esigente piazza catanzarese.Sosteniamo la Squadra e la Società nell’unico modo possibile…..<br />
Ritornare allo Stadio in massa……FORZA AQUILE
Girone B e C terribili, con il sersale abbiamo fatto meglio dello scorso anno, per il mercato non ci preoccupiamo a noi mancano solo 1/2 giocatori mentre gli altri sono indietro, forza aquile!!!!!!