Un imprenditore, Santo Gigliotti, di 57 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato assassinato ieri in un agguato a Sorbo San Basile, nel catanzarese.
L’uomo era a bordo della sua auto quando qualcuno gli ha sparato contro alcuni colpi d’arma da fuoco. Gigliotti è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Gigliotti, nell’aprile del 2006, fu arrestato per favoreggiamento, perché in una abitazione interna alla sua azienda casearia furono bloccati il latitante Giuseppe Arena, di 50 anni, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, e del suo luogotenente, Francesco Gentile, 57 anni.
Lo scorso anno, a Sorbo San Basile era stato assassinato un altro imprenditore, Tommaso Guzzetti, di 54 anni, titolare di un’impresa boschiva di Sersale. Decine i colpi di kalashnikov che sono stati sparati contro Santo Gigliotti, l’imprenditore di 57 anni ucciso stamani in un agguato a Sorbo San Basile, nel catanzarese. Lo hanno accertato i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro intervenuti sul posto. Del caso si sta occupando la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Ciò confermerebbe che la pista seguita da inquirenti ed investigatori è quella della criminalità organizzata. Gigliotti, arrestato dieci anni fa per avere aiutato la latitanza del boss della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, secondo quanto emerso in un’altra inchiesta della Dda, si sarebbe poi avvicinato alla cosca contrapposta agli Arena, quella capeggiata da Nicolino Grande Aracri, di Cutro (Crotone).