Dalla Redazione

La duttilità di Pasqualoni per la difesa di mister Erra

Il giovane, classe 1994, ex Lupa Roma può ricoprire tutti i ruoli della difesa

Da sinistra a destra. Sabato, Prestia, Di Bari e…Pasqualoni. Dopo solo un mese dalla fine della stagione la difesa del Catanzaro si è rifatta il look. Tutto merito del ds Preiti che si è mosso con decisione e tempestività erigendo un vero e proprio muro in difesa composto da giovani promettenti e vecchie volpi esperte della categoria.

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Oggi vi presentiamo nel dettaglio l’ultimo arrivato, Danilo Pasqualoni. Il giovane terzino destro nasce il 25 dicembre 1994 a Roma, dove cresce umanamente e calcisticamente fino a diventare un giocatore della Lupa Roma.

Con il club allenato al momento dall’ex stella della Reggina, David Di Michele, Pasqualoni gioca praticamente tutta la sua carriera da pro, esordendo nel 2012-2013 quando il club romano si chiamava ancora Lupa Frascati.

Una prima stagione positiva per il giovane difensore che, da difensore centrale, disputa 12 partite. Le buone prestazioni di cui si è reso protagonista Pasqualoni gli valgono la conferma e anzi nel giro di qualche mese diventa un titolare inamovibile.

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Nella stagione successiva, infatti, Danilo viene impiegato per ben 31 volte nel ruolo di difensore centrale o di terzino destro. Prestazioni convincenti che hanno dato una mano fondamentale alla Lupa nella corsa alla promozione in Lega Pro. Ormai Pasqualoni è uno dei giocatori fondamentali per la retroguardia della Lupa con cui nelle stagioni successive scende in campo altre 56 volte. Con la maglia del club della sua città il classe ’94 è sceso in campo 99 volte tra D e Lega Pro mettendo a segno 3 reti.

Pasqualoni è finalmente pronto per la sua prima esperienza fuori Roma, fuori provincia e fuori regione, insomma in un mondo tutto nuovo, lontano anche da amici e affetti di una vita.

Il terzino destro però non sembra troppo spaventato, anzi, già martedì ha affermato senza mezzi termini la sua felicità per la nuova avventura. «La concorrenza? Non mi spaventa di certo, anzi è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare questa sfida. Il reparto difensivo sarà ricco di altri elementi importanti come Sabato, Di Bari e Prestia ma ci misureremo sul campo e sarà un bene anche per la squadra perché la competizione ci consentirà di mantenere sempre alta l’attenzione».

Un ambiente quello catanzarese che sicuramente darà una spinta in più a Pasqualoni che nel “Ceravolo” non vede uno stadio, ma una vera casa in cui si ritrova una famiglia ogni domenica. «Qui ogni cosa viene amplificata: se si vince lo stadio è pieno e ti trascina, se vai male la pressione aumenta. Alla Lupa il contesto era un po’ diverso ma ci può stare. Su questo campo sono già sceso una volta, in occasione del 5-1 che i giallorossi rifilarono alla Lupa. Ricordo l’impatto dello stadio, roba che si vede solo nelle grandi piazze».

Centrale e terzino abbiamo detto. Ma cosa pensa di sé Pasqualoni dal punto di vista tattico? «Tatticamente sono un centrale ma negli ultimi anni mi sono adattato anche ai ruoli di terzino destro e terzino sinistro. Posso ricoprire ogni ruolo sia nella difesa a tre che a quattro e questa è una caratteristica che reputo importante».  

Pasqualoni, che sin dalla fine della stagione era nel mirino di Preiti, ha firmato un contratto di due anni.

Si apre quindi una nuova era per la difesa del Catanzaro che si prepara a vivere una stagione da protagonista.

Nicola Agosti

Autore

Arturo Ferraro Pelle

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