Personale della squadra mobile di Catanzaro e del Commissariato di Lamezia Terme hanno notificato in carcere, dove era già detenuto, una ordinanza di custodia cautelare a Francesco Gallo, di 26 anni, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore di Lamezia.
A Gallo, nelle scorse settimane, era stato notificato un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro, perché, anche in quel caso, ritenuto responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso e di tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa in quanto avrebbe avanzato una richiesta di denaro nei confronti di un carrozziere del quartiere Capizzaglie di Lamezia, storicamente considerata zona sotto l’influenza della cosca Torcasio-Cerra-Gualtieri. Nel prosieguo delle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e da personale del Commissariato di Lamezia Terme, visionando attentamente le immagini relative alla commissione di tale reato, sarebbe emerso che Gallo, nella stessa giornata e poco prima di recarsi dal carrozziere, era andato in un’altra attività imprenditoriale soffermandosi pochi istanti a parlare con un dipendente.
La scena si ripeteva, nelle immagini registrate, ad alcuni giorni di distanza, quando lo stesso uomo avvicinava il titolare dell’esercizio. Da qui il sospetto che anche al secondo commerciante Gallo avesse chiesto del denaro a titolo estorsivo, circostanza che, secondo l’accusa, è stata confermata dalla vittima.
Gli investigatori hanno quindi segnalato il fatto al capo della Dda Nicola Gratteri, all’aggiunto Giovanni Bombardieri ed al pm Elio Romano che hanno chiesto al gip l’adozione del nuovo provvedimento restrittivo a carico di Gallo.
