8 MARZO: Presentazione del libro “Romanzo di Donna” con Vanessa Gravina

“Romanzo di Donna”, un altro successo firmato dalla Biblioteca Comunale “Filippo De Nobili” di Catanzaro, presentato ieri sera all’Auditorium “Casalinuovo”, è un’antologia di pagine tratte da romanzi, da i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni a Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci, da Castelli di Rabbia di Alessandro Baricco ad Anna Karenina di Tolstoj, in cui protagonista è l’universo femminile. Le curatrici del volume sono, appunto, cinque donne: Ofelia Alati, Carolina Bilotto, Biagina De Giorgio, Maria Gagliardi coordinate dalla loro impeccabile direttrice Maria Teresa Stranieri.
“Romanzo di Donna”, lavoro editoriale che arriva dopo altre pubblicazioni quali “Notte di Donna”, “Ciak di Donna” e “Teatro di Donna”, nasce «con la volontà» ha sottolineato Maria Teresa Stranieri «di invitare a leggere, di stimolare la curiosità, l’immaginazione e ancor più di riprovare stati d’animo, di ritrovare situazioni, di riconoscere personaggi già incontrati nella vita reale. Tante storie individuali che costruiscono una storia collettiva, nella certezza che è la donna protagonista nella vita».
La gremita platea dell’Auditorium ha assistito alla lettura di alcune pagine tratte dal volume, recitate dall’eccezionale attrice televisiva e teatrale Vanessa Gravina, che con passione e trasporto ci ha fatto entrare nei testi. Tra un passo e l’altro, Salvatore Scalzo, Maria Laura Gambino, Pino Ranieri e Antonella Rocco hanno cantato, con le loro eccezionali voci, dei brani musicali che portano nomi di donna, tra i quali Michelle dei Beatles, Alice di Francesco De Gregori, Esmeralda di Riccardo Cocciante. Tutta la serata è stata accompagnata dalla musica del versatile maestro Alfredo Paonessa, un vera orchestra vivente che ha suonato dal sassofono al pianoforte, dalla fisarmonica al mandolino.
La recitazione di Vanessa Gravina è stata impeccabile, ci ha mostrato la donna con i suoi innumerevoli volti, proprio come la ritroviamo nelle pagine dei romanzi. È stata molto applaudita l’interpretazione del personaggio siciliano “Rosa” tratto dal romanzo di Armanda Guiducci “La donna non è gente”. La Gravina oltre ad essere una brava attrice è anche una bella donna, ed ha voluto festeggiare la festa delle donne a Catanzaro. «Non sono una femminista» ha dichiarato «la festa della donna è ogni giorno non solo l’8 marzo, e a questa festa bisogna dare un giusto valore non solo consumistico. Penso che la donna oggi non sia discriminata ma c’è ancora da lottare, specialmente nei paesi islamici. Mi sento fortunata ad essere nata in Italia, ma non dobbiamo dimenticare chi sta peggio di noi e denunciare gli orrori che vivono e hanno vissuto le donne. Penso che “Romanzo di Donna” sia un’iniziativa molto importante abbinata ad una giornata importante, in cui si dedica un messaggio letterario, artistico alle donne, come è altrettanto importante dedicare un pensiero letterario di solidarietà alle donne che soffrono, che non hanno quello che le altre donne hanno. Io sono un’artista e denuncio attraverso l’arte, non con le bombe: penso sia il modo più diretto per arrivare al cuore delle persone».
«Prima di essere artista sono una donna» ha continuato Vanessa Gravina «mi sento una minatrice, spesso il sistema ci porta a perdere ma noi dobbiamo lottare e affermare la nostra personalità: se si ferma la persona si ferma l’artista. Bisogna vivere il proprio essere donne con armonia ed equilibrio nella famiglia e nel lavoro, utilizzando l’ironia». «È la terza volta, in sei mesi, che torno a Catanzaro » ha concluso l’attrice «è una città che mi da molto affetto e calore umano».
Alla serata non poteva mancare l’Assessore Comunale alla Cultura e alle Pari Opportunità, Wanda Ferro, che dopo una lettura attenta del volume si è soffermata sull’importante ruolo che la donna ha nella nostra società, e sul modo spesso naturale che ha portato ad una “rivoluzione femminile”. «“Romanzo di Donna”» ha detto l’Assessore «è un viaggio attraverso quel meraviglioso universo femminile, è un dono che leggendo e rileggendo ci darà modo di ritrovare un sorriso, di avvertire una lacrima, di riflettere, ma soprattutto ci farà comprendere quanto sia grande il nostro universo e pieno di colori. Non sono una femminista e sono convinta che la donna non è più discriminata. Si è affermata grazie al principio eterno del merito e della qualità. La festa della donna non è l’8 marzo, ma è 365 giorni l’anno, ogni qualvolta noi donne assolviamo il ruolo di madre, di lavoratrice, di amministratore».
Mario Chiodi

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