In questi mesi il movimento Alpocat – scrive il Movimento – è rimasto volutamente in silenzio poiché era giusto far lavorare serenamente l’incaricato del comune Dott. Pellegrino, assunto per creare un piano di intervento di valorizzazione e marketing per il centro storico di Catanzaro.
Dopo quattro mesi di incarico, 25.000€ di compenso, un ulteriore mese di proroga fino il 5 maggio e tanti incontri con associazioni di categoria, ci si ritrova con un’unica iniziativa che vede un contributo di circa 4.000€ a cinque nuove attività commerciali da avviare nel centro storico.
Poco, visto gli sforzi e gli obiettivi iniziali, possiamo dire il classico elefante che partorisce il topolino; concetto che AlPoCat ha riportato con estrema schiettezza mediante mail al Dott. Pellegrino (dimostratosi peraltro molto disponibile e cortese) in questi giorni.
Che sia chiaro, AlPoCat non mette in dubbio le capacità professionali di quest’ultimo, tutt’altro, ma c’è un dato inconfutabile e incontrovertibile: alla data di Aprile 2016 nulla sembra cambiato e, cosa più grave, non sembrano vi siano all’orizzonte progetti o idee utili alla causa.
Altro dato rappresentativo (già riportato dal consigliere Giglio): siamo davanti a una delle poche situazioni dove l’investitore (il comune di Catanzaro) paga un consulente esterno (il Dott. Pellegrino) più della somma dedicata alla start-up ideata (in questo caso 20.000€ per incentivare l’apertura di 5 attività commerciali).
Come sempre nel capoluogo tanta confusione, tanta incompetenza (delle classi dirigenti), molti sprechi e pochissime idee.
Unico dato positivo: il comitato “No rumore”, che tante polemiche sta creando in quella parte di città che “funziona” un po’ meglio, può continuare a dormire sonni tranquilli: lo stato di torpore nel quale il centro storico sembra caduto è destinato a durare ancora molto tempo.