CATANZARO â Eâ iniziata una settimana particolarmente delicata per il Catanzaro che, come prima scadenza, deve obbligatoriamente battere domenica il Paternò. Per farlo, la squadra giallorossa deve cancellare in fretta, innanzitutto, la delusione della sconfitta di Sora. âQuesto risultato âsi augura Ivano Pastore, difensore dal rendimento costante- è stata la conclusione di un periodo nero. Ne capitano durante la stagione, quando i portieri avversari ti parano lâimpossibile ed i tuoi attaccanti, che pur ti hanno fatto vincere in altre occasioni, falliscono facili occasioni. Eâ stata una battuta che ha influito sul morale, ma ci siamo già ricompattati.â Certo è che il Catanzaro deve ritrovare lâantico equilibrio tattico, come lâha avuto per tutto il girone dâandata. Prima, la squadra era come giocasse a memoria e non concedesse nulla. Ora, pur manifestando una sua solidità di base, è come fosse indeciso se mantenere quella versione un pò sparagnina o cercare un nuovo e più aggressivo cambio di marcia. A Sora, per esempio, i giallorossi hanno dominato ed avrebbero dovuto vincere, ma resta la sensazione che se avessero giocato come nella prima parte del campionato, avrebbe, magari, continuato a non vincere, senza perdere. Tracce di questa riflessione, si riscoprono in qualche battuta di Ivano Pastore: âGiochiamo nella stessa maniera, ma abbiamo perso un pò di brillantezza. Forse, durante i periodi di crisi, bisognerebbe accontentarsi anche dei pareggi. Quando si cerca la vittoria a tutti i costi, câè una tendenza a scoprirsi e ad esporsi a qualche contropiede di troppo. Nel caso del secondo e decisivo gol del Sora, sâaggiunga che câè stato qualche rimpallo di troppo che ha favorito i nostri avversari.â Che il Catanzaro sia, comunque, alla ricerca di una dimensione consona ai nuovi traguardi, lo dimostrano anche i tentativi di Braglia, impegnato a sperimentare nuovi moduli. Nel secondo tempo di Sora, la squadra sâè schierata con un 4-4-2, che il tecnico ha continuato a provare domenica mattina, nellâallenamento di Soverato. Tale cambio dâassetto, potrebbe meglio adattarsi alle potenzialità dellâorganico ed al periodo contingente, in cui Alfieri continua a restare in condizioni precarie ed Ascoli è squalificato. Giustamente, lâesperto Pastore (34 anni) richiama tutti alla serenità : âNon dobbiamo esasperare i problemi e drammatizzare. Al contrario, dobbiamo reagire alla crisi di risultati, perchè ne abbiamo i mezzi. Non abbiamo assolutamente rinunciato alla possibilità di raggiungere il primo posto, mentre i playoff rappresentano un obiettivo di riserva.â
Fabio Blasco