La Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare (SIEC) ha conferito l’accreditamento di Alta Specialità per l’eco transesofageo al Laboratorio di ecografia cardiovascolare del S. Anna Hospital, diretto dalla dottoressa Stefania Leonetti. In altre parole, la SIEC ha attestato che il laboratorio opera con standard di qualità molto elevati, rispettando i requisiti e i criteri richiesti dalla SIEC stessa, secondo le direttive della European Society of Cardiology. Criteri e requisiti caratterizzati da una particolare rigorosità in ordine al volume di esami annui eseguiti, le modalità di esecuzione, la struttura, il personale e il rapporto con il paziente.
“Fare Alta Specialità significa avere la massima attenzione verso ogni singolo passaggio di tutti i percorsi diagnostici e terapeutici – ha commentato l’AD del S. Anna, Alessandra Frontera – ecco perché abbiamo scelto, ancora una volta, di sottoporci a una verifica autorevole ed esterna che attestasse oggettivamente la qualità delle nostre prestazioni. Lo abbiamo fatto per amore verso il nostro lavoro ma soprattutto per offrire ai pazienti sempre il meglio”.
“Eseguiamo una media di oltre 1.400 esami all’anno con varietà di diagnosi – spiega Leonetti –; una parte è funzionale all’attività operatoria, il resto è per l’utenza esterna: opportunità, questa, che pochi laboratori in Calabria offrono. Il lavoro di noi cardiologi ecocardiografisti si svolge con il supporto di personale infermieristico dedicato, all’interno di un ambiente specifico dotato di defibrillatore, kit per la rianimazione cardiopolmonare, aspiratore e fonte di ossigeno, nonché le attrezzature per monitorare costantemente l’elettrocardiogramma e la saturazione arteriosa del paziente. La sterilizzazione dello strumentario e in particolare della sonda che viene introdotta nell’esofago, avviene attraverso un percorso interamente tracciabile.
Abbiamo anche la possibilità di eseguire il transesofageo in 3D per definire ancora meglio l’anatomia di alcune strutture cardiache e questo ci caratterizza come uno dei pochissimi ambulatori nella regione. In più, abbiamo introdotto l’ecocardiografia con mezzo di contrasto, una possibilità diagnostica per definire ancora di più i contorni dell’endocardio, di caratterizzare meglio le masse intracavitarie e distinguere in modo più appropriato il vero dal falso lume in caso di dissezione aortica. Tutto questo impone che il personale sia coinvolto in processi di formazione continua, cosa che avviene regolarmente.
L’insieme di questi elementi – continua Leonetti – è stato determinante per ottenere l’accreditamento e si traduce nella garanzia che l’esame, che ha una componente invasiva, venga effettuato con alti livelli di competenza e percentuali minime di rischio per i pazienti. Per questi ultimi, infine, abbiamo predisposto un questionario con lo scopo di acquisire la loro valutazione sulle informazioni ricevute, il confort durante l’esame e la percezione dei livelli di sicurezza. Abbiamo fatto insomma un buon lavoro e siamo orgogliosi del risultato ottenuto, così come siamo consapevoli di operare all’interno di un centro di chirurgia cardiovascolare e quindi su una pluralità di ambiti medici che alla fine si traducono in esperienza, a tutto vantaggio dei pazienti”.
Soddisfatto è anche Daniele Maselli, direttore del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare al SAH. “Siamo di fronte a un’ulteriore conferma della qualità dei nostri servizi – ha detto – e di questo voglio ringraziare tutto lo staff del laboratorio diretto dalla collega Leonetti. Un supporto ecografico di alto livello è fondamentale per il corretto inquadramento del paziente nell’ambito del cosiddetto team approach, cioè quel lavoro di squadra tra le diverse figure mediche che da sempre rappresenta la migliore delle garanzie che il S. Anna offre ai malati calabresi”.