La seconda commissione Bilancio del consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Aieta, ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione della Regione per gli anni 2016/2018 e la legge di stabilità regionale 2016. Nel corso dei lavori l’organismo ha altresì approvato il Documento di programmazione economico-finanzaria, una richiesta di anticipazione di liquidità della giunta regionale e un provvedimento amministrativo per l’accertamento dei residui di gestione.
EQUILIBRI «Abbiamo affrontato come prima questione – ha detto Aieta – la necessità di salvaguardare gli equilibri di bilancio non solo per garantire il pareggio effettivo nel 2016, ma anche per superare il sistema dei controlli previsti dal dl 174/2012. In considerazione del fatto che occorra salvaguardare gli equilibri di bilancio e contemporaneamente garantire la copertura di buona parte delle spese previste dalla normativa vigente, trovandosi la Regione nella condizione di avere un fabbisogno di spesa più alto rispetto alle risorse disponibili, si è di fronte all’obbligo di operare delle scelte sulle priorità e al contempo adottare disposizioni legislative che riducano strutturalmente la spesa per la parte che non è più possibile finanziarie.
Pur in presenza di queste limitazioni strutturali e normative siamo riusciti a qualificare gli indirizzi di programma esercitando un’attenta delle questioni più urgenti su cui intervenire.
Naturalmente il confronto prossimo in Consiglio sarà utile anche per approfondire taluni indirizzi sul versante delle entrate e della spesa, con l’obiettivo di garantire un equilibrio strutturale del Bilancio della Regione, attuando quei risparmi necessari da ridestinare ai programmi ed agli investimenti di sviluppo esaltando le peculiarita’ del sistema produttivo della Calabria.
Voglio infine ringraziare il vicepresidente della giunta Antonio Viscomi, il dirigente del dipartimento Bilancio Filippo De Cello e la struttura dipartimentale, gli uffici della seconda Commissione per la puntualità professionale che ci ha permesso di licenziare in tempi utili un documento contabile e programmatico di assoluta importanza. Ringrazio anche i colleghi Nucera, Ciconte, Battaglia, Orsomarso e D’Acri per la costante presenza ai lavori e per l’efficacia dei loro suggerimenti».
PIÙ DI 5 MILIARDI Il Bilancio di previsione 2016 della Regione – si legge nella relazione tecnica – al netto delle partite di giro (2,35 miliardi di euro), dell’avanzo di amministrazione applicato (1,17 miliardi) e della eventuale anticipazione di cassa (massimo 200 milioni), ammonta complessivamente a 5,4 miliardi.
Si tratta di risorse in gran parte a destinazione vincolata, vale a dire di somme il cui utilizzo può avere luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con queste concordate. In tale are rientrano le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,59 miliardi, pari al 67% del bilancio di competenza), l’annualità 2016 del Programma di azione e coesione (Pac, 496 milioni, pari al 9%), ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (508 milioni). Le entrate per mutui (40,4) sono relative al cofinanziamento del Por 2014/2020 e sono contenute nei limiti dell’ammontare complessivo del rimborso prestiti previsto nel 2016 dalla Regione (67,3).
Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano a circa 700 milioni, pari al 13% delle risorse attualmente iscritte in bilancio.
I tributi propri, comprese l’imposta regionale sulle attività produttive e l’addizionale Irpef, ammontano complessivamente a 1264 milioni, di fatto, però, scendono a 816 poiché la differenza è destinata alla copertura dei disavanzi di gestione in materia di spesa sanitaria. In considerazione della necessita’ della salvaguardia degli equilibri di bilancio, 700 milioni di risorse autonome saranno così destinate: 126 milioni per il personale della giunta regionale, compresi i fondi per il personale proveniente dalle Province; 21,6 per il funzionamento di carattere obbligatorio per l’acquisizione di beni e servizi; 58 milioni per il funzionamento del consiglio regionale, comprese le spese per il personale e l’acquisto di beni e servizi; 82,9 per la copertura delle rate di ammortamento inerente ai mutui contratti; 28,3 per fare fronte ai contributi agli enti locali per mutui contratti per la realizzazione di opere pubbliche; 30,7 mln come previsione per il rimborso delle anticipazioni di liquidità per il ripiano del debito sanitario; 9 milioni per la sanità a carico del bilancio regionale, di cui 8 per i malati di sangue infetto ai sensi della legge 210 non più finanziata dallo Stato; 116 di trasferimento agli enti sub regionali (77 a Calabria Verde; 34 per Arsac; 3 per Arcea; 0,8 mln per Calabria Lavoro; 0,7 per la Fondazione Terina; 0,2 per i Parchi regionali); 49,1 per il precariato (lsu-lpu, ultracinquantenni espulsi dal Mdl, ex Why not); 40,2 per le rette socio-assistenziali e sanitarie; 21 per il finanziamento ai settori così detti sensibili (diritto allo studio, protezione civile, politiche sociali); 25 quale quota regionale destinata al trasporto pubblico locale, oltre la quota del Fondo nazionale trasporti; 9 per le leggi regionali di natura settoriale (turismo, cultura, agricoltura, urbanistica, ambiente); 65 per accantonamenti nel triennio al Fondo crediti di dubbia esigibilità, di cui 28,5 nel 2016; 40 per fare fronte ai pignoramenti, a titolo di fondo rischi, per copertura perdite società partecipate e per fondo di riserva di spese obbligatorie».