Intervistiamo

CNC, quando sarà rivestita la facciata del nuovo Tribunale?

La nota del Movimento Civico Indipendente
 
 
 

 

 

Prendendo spunto dall’ottima notizia grazie alla quale si apprende che non si farà più la passerella aerea di collegamento fra i due tribunali di Catanzaro, vorremmo ampliare la discussione sulla realizzazione della nuova ala del palazzo di giustizia “Francesco Ferlaino” sito in Via Gaetano Argento. L’ampliamento del nuovo tribunale, infatti, dopo varie vicissitudini che ne hanno determinato la sospensione dei lavori, pare essere giunto finalmente ad un passo dal completamento.

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Proprio per questa ragione, ovvero che l’opera si appresterebbe ad essere ultimata e quindi consegnata alla collettività, ci sfuggono i motivi per i quali la facciata sia ancora quella di cantiere! Perché, con ogni evidenza estetica, quell’orribile materiale metallico di colore grigio che attualmente fa brutta mostra di sé all’esterno del nuovo plesso del tribunale, non può che essere una facciata provvisoria!

In altri ambiti architettonici abbiamo visto facciate tanto creative quanto gradevoli sotto il profilo estetico, seppur realizzate con pannelli e lastre metalliche. Nel nostro caso, invece, i grigi pannelli (grigi…in tutti i sensi!) che rivestono la nuova ala del palazzo di giustizia non crediamo possano essere quelli definitivi, considerata la bruttezza, l’approssimazione e la sconcezza di quanto si può vedere.

Pertanto, se è vero che i lavori sono sulla via dell’ultimazione, sarebbe opportuno che i soggetti interessati fornissero una qualche rassicurazione e confortassero l’opinione pubblica che, legittimamente, teme l’ennesimo schiaffo estetico alla città.

In attesa dunque di avere notizie in merito, e quindi capire quando inizieranno i lavori di rivestimento esterno della nuova ala del palazzo di giustizia con materiali di prestigio e colori appropriati, non riusciamo a tacere la più ampia vergogna di quanto accade a Catanzaro ogni qualvolta si tratti di realizzare opere pubbliche: sembra infatti di assistere al festival delle brutture, laddove di contro – giusto per rimanere nello stretto ambito dell’architettura giudiziaria – il vecchio Tribunale di Piazza Matteotti, realizzato in stile “umbertino” nel 1928, rimane ancora oggi un mirabile esempio di architettura gradevole che attraversa elegantemente ogni epoca storica e valorizza l’habitat urbano. Cosa che, lo ripetiamo ancora una volta, non riescono a fare le opere realizzate nel capoluogo di regione nella sua storia recente.

Siamo felici che non si realizzerà la passerella aerea, ma restiamo fortemente perplessi sul complessivo iter che – nella nostra città e da troppi anni ormai – determina veri e propri obbrobri sui quali, dalla progettazione all’esecuzione passando dalle relative autorizzazioni, sembra calare il sonno del pur minimo buon gusto estetico.

Si osservi il realizzando maestoso palazzo di giustizia di Reggio Calabria, magnifico esempio architettonico, e lo si confronti con l’omologo palazzetto salmone-grigio-bianco nostrano: le immagini parlano meglio di qualsiasi ulteriore commento, e confermano una volta di più la mediocrità delle scelte estetico-urbane compiute nella nostra amata e bistrattata città, laddove sarebbe invece doveroso determinare opere che, da sole, valorizzassero urbanisticamente un intero territorio.

Ma chi è, a Catanzaro, che determina queste scelte?

 

 

Autore

Redazione

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