CRONACA: Detenuto vende un rene per pagarsi le visite specialistiche

L’amministrazione penitenziaria non paga alcune visite specialistiche, troppo costose, ed un detenuto calabrese ha deciso di vendere un rene per ottenere i soldi necessari per alcune cure particolari. Lo rende noto l’avvocato dell’uomo, rinchiuso nel carcere di Rebibbia a Roma, Ennio Curcio. Il detenuto è un cinquantenne calabrese D.C., condannato all’ergastolo per omicidio, e fino allo scorso mese di dicembre in regime di isolamento (41 bis). L’uomo – ha detto il suo legale – da tempo soffre di forti dolori agli arti, allo stomaco ed alle vie urinarie, non riesce a dormire ed è deperito. Ha chiesto delle visite specialistiche, ma il medico del carcere gli avrebbe risposto che sono troppo care e che quindi avrebbe dovuto farle a sue spese. “Il detenuto – sottolinea l’avvocato Curcio – è stato dichiarato indigente dallo Stato, tanto che è stato ammesso al gratuito patrocinio. Quindi, lo Stato da un lato gli paga le spese legali, dall’altro gli nega il diritto fondamentale alla salute. Un fatto incredibile e vergognoso”. Secondo il legale D.C. già in passato avrebbe avuto problemi con l’amministrazione del carcere, considerato che per un intervento al varicocele ha dovuto attendere un anno. “Ora – aggiunge Curcio – è arrivato al limite, ed ha deciso di vendere un rene oppure di lasciarsi morire”. Il legale del detenuto, infine, denuncia anche che nonostante continue richieste avanzate dal suo assistito, il direttore del carcere di Rebibbia non lo ha incontrato. “E’ per questo – conclude il legale – che ritengo sia necessaria ed urgente una indagine sulla gestione del servizio sanitario nel carcere romano, magari attraverso l’intervento di parlamentari o esponenti della commissione giustizia”. (CNN 24.02.2004)

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento