Raccolti oltre 2100 farmaci, per un valore complessivo di circa 10mila euro. La Calabria si
è dimostrata ancora una volta generosa, rispondendo in massa alla raccolta benefica promossa
dal banco farmaceutico. Nelle sole province di Catanzaro e Cosenza, infatti, gli 80
volontari di Compagnia delle opere hanno raccolto rispettivamente 995 e 1115 farmaci. Nel
capoluogo di regione hanno aderito 19 farmacie, mentre a Cosenza 16. Un incremento delle
donazioni che si è registrato in Calabria come nel resto del paese: nelle 1400 farmacie che
hanno aderito all’iniziativa sono stati raccolti 143.604 farmaci, il 35% in più rispetto al
2003. A beneficiare delle donazioni saranno gli oltre 230mila bisognosi assistiti dai 400
enti convenzionati in tutta Italia con il Banco Farmaceutico, nelle province di Catanzaro e
Cosenza sono 20 gli enti convenzionati. La partecipazione popolare alla raccolta benefica è
stata larghissima: una persona su due, tra coloro che sono entrati in farmacia sabato, ha
donato almeno un farmaco e in molti si sono recati appositamente per sostenere l’iniziativa
e compiere un gesto concreto di carià e di condivisione. Un risultato che sarà sensibilmente
incrementato dalle donazioni dell’Associazione nazionale industria farmaceutica
dell’automedicazione. L’iniziativa, che si è svolta per il secondo anno nella provincia di
Catanzaro e in Italia il quarto anno dopo la raccolta sperimentale effettuata in Lombardia
nel 2000, è stata promossa dal Banco farmaceutico e dalla Compagnia delle Opere con il
sostegno di Federfarma e la proficua collaborazione dei farmacisti. Sono stati raccolti
medicinali di automedicazione per il raffreddore o la febbre, sciroppi per la tosse e altro
che saranno utilizzati per le esigenze degli assistiti dalle associazione di volontariato.
“Il sorprendente risultato – ha commentato il responsabile del Banco farmaceutico Domenico
Parisi – è stato ottenuto anche grazie alla larga partecipazione di molte persone che sono
entrate spontaneamente nelle farmacie per sostenere l’iniziativa e compiere un gesto
concreto di carità e condivisione”. Questo risultato, ha aggiunto, “fa emergere almeno due
aspetti essenziali: in primo luogo il gesto di raccolta del Banco farmaceutico costituisce
una forma di educazione alla gratuità , in secondo luogo il metodo di lavoro del Banco,
mutuato dalla Compagnia delle opere, rappresenta la risposta adeguata al bisogno concreto
delle persone. Tutto questo si concretizza in una sola parola: solidarietà “. Solidarietà che
come ha affermato mons. Ciliberti nel corso della conferenza stampa di presentazione della
manifestazione, “è fatta di tanti gesti carichi di profondi significati”. Nell’auditorium
Sancti Pietri, riprendendo la parabola del buon samaritano, il vescovo dell’Arcidiocesi
Catanzaro-Squillace ha ricordato che “occorre andare oltre la pura e semplice filantropia e
arrivare al vero cuore delle cose”. Difatti, ha aggiunto Parisi, “per affrontare la povertÃ
è necessario capire che la povertà è vivere senza un tetto, è essere ammalati e non riuscire
a farsi visitare da un medico: la povertà è non potere andare a scuola e non sapere leggere,
la povertà è non avere un lavoro, è timore del futuro”. Quando si incontra una persona
bisognosa, ha aggiunto Parisi, “dobbiamo poter condividere soprattutto un bisogno per poter
condividere anche il senso della vita: da questo punto di vista, nella giornata di raccolta
dei farmaci, un piccolo ma significativo risultato forse l’abbiamo ottenuto, partecipando al
bisogno dell’altro secondo le nostre proprie possibilità ” (CNN 20.02.2004)