E’ in corso, dalle prime ore di questa mattina, una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, finalizzata al sequestro di beni, per un valore di 80 milioni di euro, riconducibili all’imprenditorevibonese Antonino Castagna (65 anni), ritenuto organico alla cosca “Mancuso” di Limbadi.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, su proposta del Direttore della Dia, a seguito di complessi accertamenti patrimoniali effettuati dagli uomini della Sezione Operativa della divisione investigativa di Catanzaro.
Castagna è particolarmente attivo nel fiorente comparto delle costruzioni metalmeccaniche per industrie petrolchimiche, farmaceutiche ed alimentari, anche estere, ed è stati tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Black Money”, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Il sequestro, disposto dal Tribunale di Vibo (Sezione Misure di Prevenzione), presieduto da Cardona, su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Nunzio Antonio Ferla, è scaturito dagli esiti di una complessa attività condotta dalla Sezione Operativa che avrebbe consentito di evidenziare la presunta pericolosità sociale del soggetto, in relazione alla contiguità con la cosca Mancuso e di dimostrare una sproporzione tra il patrimonio posseduto ed i suoi redditi dichiarati.
Nello specifico, gli accertamenti patrimoniali sul conto di Castagna hanno interessato un arco temporale compreso tra il 1984 ed il 2013, con riferimento al quale l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto che la crescita e l’accumulo di ricchezza da parte dello stesso siano state agevolate dalla appartenenza alla consorteria criminale.
Il sequestro ha riguardato 6 società con sede a Vibo Valentia, 26 immobili, fra cui terreni per 6.500 mq, 27 beni mobili registrati, tra cui due imbarcazioni d’altura, e 44 rapporti finanziari per un valore stimato di circa ottanta milioni di euro.