Intervistiamo

Rissa al centro sociale, in dieci a processo

Scritto da Redazione

Sono stati  rinviati a giudizio gli indagati coinvolti, il 30 ottobre 2010, nella rissa al centro sociale “Riscossa” di Catanzaro.

Vari i reati contestati dall’accusa, che vanno dal tentato omicidio, alla rissa aggravata e alle lesioni personali gravi.

Il processo si terrà dall’11 dicembre prossimo e sul banco degli imputati saliranno, Ruben Munizza, Fabio Saliceti e Stefano Mancuso, tutti di Catanzaro, Giuseppe Rossi, di Reggio Calabria, Dario De Liberto, di Messina, e Vincenzo Marino, Carmelo La Face, Salvatore Mazza, Carlo Maria Cassala, e Valerio Bagnato, esponenti dell’estrema destra, tutti di Catanzaro.

Grazie alle indagini della digos e alle intercettazioni ambientali e telefoniche il pm Alessia Miele è riuscita comunque a ricostruire i fatti di quella sera.

Per l`accusa fu il gruppo di giovani militanti dell`estrema destra a passare davanti alla sede del centro “Riscossa” mentre si stava tenendo una riunione per la presentazione della rivista di controinformazione “La Tempesta”. 

Prima i cori di scherno, poi un mattone lanciato contro la finestra del luogo di ritrovo dei ragazzi della sinistra catanzarese. Le due fazioni entrarono a contatto in una violenta scazzottata. Solo più tardi, invece, per gli inquirenti venne organizzata «una vera e propria spedizione punitiva nei confronti dei giovani del collettivo Riscossa», che si concluse con l`accoltellamento del ventottenne, Ruben Munizza che rimase ferito da coltellate al torace e ai polmoni.

Sono stati proprio i dialoghi captati tra gli indagati a consentire questa ricostruzione dei fatti.

Sarà ora il giudice a stabilire le responsabilità di ciascun indagato.

 

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Redazione

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