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Dirty Soccer: Cosentino ribadisce la totale estraneità

Scritto da Francesco Panza

Attraverso un comunicato la società risponde alle notizie apparse in mattinata su alcuni organi di stampa. E spunta anche un esposto contro ignoti

Dura lo spazio di una mattinata il polverone alzato dalle presunte dichiarazioni del presidente Cosentino dopo l’audizione in Procura in merito al caso calcio scommesse. Secondo alcuni organi di stampa, infatti, il patron giallorosso avrebbe confermato il tentavo di combine della gara Barletta-Catanzaro, dando seguito alle ipotesi iniziali avanzate nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”.  

Con l’intento di chiarire definitivamente la vicenda, la società giallorossa ha inteso diramare un comunicato sul proprio sito ufficiale, specificando la totale estraneità dell’Us Catanzaro rispetto a qualsiasi tentativo di alterazione delle gare di campionato.

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Al fine di fare massima chiarezza, anche rispetto a notizie pubblicate da alcuni organi di informazione rispetto alle attività legate alle indagini della Procura Federale a seguito delle risultanze investigative dell’inchiesta “Dirty Soccer” della Dda di Catanzaro, si precisa che il presidente del Catanzaro Calcio Giuseppe Cosentino è stato ascoltato il 2 luglio scorso presso la Procura Federale, e in quella sede ha confermato la assoluta estraneità rispetto a presunte vicende di illecito, e ha ribadito di non essere mai stato informato rispetto a presunti tentativi di combinare il risultato di partite. Sono pertanto del tutto infondate le notizie battute e poi ritirate da un’agenzia di stampa, e tuttavia riprese da alcuni organi di informazione, secondo le quali ci sarebbe stata una conferma di un tentativo di combine.  Il presidente Cosentino, nel corso dell’audizione, ha inoltre consegnato alla Procura Federale una copia dell’esposto contro ignoti che aveva già presentato all’organo di giustizia sportiva il 23 marzo del 2015,  e relativo a tre lettere anonime recapitate al Catanzaro presso la sede sociale, in cui si riferivano situazioni poco chiare rispetto ad una partita di campionato da disputare, e che in ogni caso non è oggetto dell’inchiesta penale “Dirty Soccer”. L’esposto, inoltrato alla magistratura sportiva in tempi non sospetti, è stato portato nuovamente all’attenzione della Procura Federale soltanto ad ulteriore conferma della moralità e della correttezza dell’operato del presidente Cosentino, sempre improntato al rispetto delle norme, della lealtà e della correttezza alla base dell’ordinamento sportivo.

 

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