Intervistiamo

Procedura negoziata al Comune: per Abramo è terrorismo psicologico

Scritto da Redazione
Ma l’opposizione con Giglio, Capellupo e Guerriero replica

abramoSe c’è un Comune in Italia che ha fatto larghissimo e sproporzionato uso della procedura negoziata è quello di Firenze retto dal sindaco Matteo Renzi che vi ha fatto ricorso per il 50% dell’importo generale, ben 15 punti percentuali sopra la media nazionale”.

Esordisce così il Sindaco Abramo dopo i fatti evidenziati dall’ANAC.

Sempre il Comune di Firenze targato Renzi ha affidato il 94,40 per cento dei lavori pubblici con questa procedura. Ma anche gli altri grandi Comuni amministrati dalla sinistra sono ai primi posti per l’uso esagerato della procedura negoziata, soprattutto per quanto riguarda il dato significativo degli importi: la Torino di Chiamparino e Fassino (38,82%), la Bari di Emiliano (39,26%), l’Ancona di Mancinelli (48,83%), la Trento di Andreatta (48,06%), tutti ben al di sopra la media nazionale.

Il Comune di Catanzaro – continua Abramo – invece, assieme a quello di Milano, ha affidato alla procedura negoziata solo il 14,3% degli importi generali, scendendo di 20,36 punti percentuali sotto la media nazionale. Solo Palermo e Perugia hanno fatto meglio di Catanzaro.

Questi sono i dati reali che emergono dal monitoraggio dell’Autorità Anti Corruzione riferito a tutti i Capoluoghi di Regione italiani e non solo al Comune di Catanzaro come slealmente hanno inteso fare capire i consiglieri Guerriero, Capellupo e Giglio. Così com’è senza fondamenta la notizia del “commissariamento” del Comune di Catanzaro ad opera dell’Anac.

A parte il fatto che prima di Catanzaro dovrebbero essere “commissariati” i Comuni di Firenze (Cantone che commissaria Renzi sarebbe davvero molto interessante), Torino, Bari, Ancona, Trento e tanti altri, nella lettera circolare inviata da ANAC a tutti i sindaci dei Capoluoghi di Regione non si fa alcun cenno a ipotesi di “commissariamento”.

Come si legge testualmente nel comunicato ANAC – dichiara Abramo – dello scorso febbraio dai dati si evince, in maniera inequivocabile, che il ricorso alla procedura negoziata in tutti i Comuni presi in considerazione è in aumento, sia per i lavori, sia per i servizi, sia per le forniture; per tale ragione i dati sono stati comunicati ai sindaci dei Comuni per i provvedimenti che riterranno di adottare.

In pratica, sostiene il Sindaco, che il tutto è – solo un “invito” a tutti i sindaci ad operare “una puntuale e costante sorveglianza sia per i contratti in corso sia per gli affidamenti futuri”. A parte il clamoroso autogol politico (è la Firenze di Renzi la città dove la procedura negoziata è in assoluto la più alta), occorre evidenziare che l’azione di “terrorismo psicologico” messa in atto dai consiglieri Guerriero, Capellupo e Giglio si poggia su una evidente strumentale interpretazione degli atti, nonché su una forzatura delle intenzioni reali dell’Autorità Anti Corruzione. Ancora più grave è l’opera di “travisamento” messa in atto dall’associazione Baco Resistente che ha addirittura messo tra virgolette, attribuendole al presidente Cantone, frasi come “messo sotto osservazione il comparto degli appalti pubblici dal 2011 al 2014 – sei mesi di amministrazione Traversa e due di amministrazione Abramo – affidati sul territorio comunale nell’ambito dei servizi e delle forniture con importi superiori a 40mila euro” e “a destare i sospetti dell’Autorità è stato l’eccessivo ricorso alla cosiddetta procedura negoziata”.

Da parte nostra – conclude Abramo – rassicuriamo i cittadini che tutte le procedure fin qui adottate rispondono ai criteri di legittimità e trasparenza e che, comunque, l’invito dell’ANAC a una puntuale e costante sorveglianza viene pienamente accolto”.

gigliocapellupoguerrieroLa replica dell’opposizione firmtata dai consiglieri comunali Giglio, Capellupo e Guerriero non tarda ad arrivare.

<Ci dispiace per il Sindaco Abramo, che evidentemente in alcuni passaggi perde la lucidità anche di fronte all’evidenza dei fatti. Non potendo giustificare i dati assurdi evidenziati dall’ANAC sul ricorso alla procedura negoziata negli appalti al Comune di Catanzaro dal 2011 al 2014, inizialmente tira in ballo altri Comuni. Poi, addirittura, nega quanto è scritto nero su bianco nella lettera indirizzata a lui stesso e “al Suo Comune” dal Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone. I dati “reali” sono quelli contenuti nel documento che abbiamo pubblicato, nel quale, lo ripetiamo, si afferma che l’incidenza dell’affidamento tramite procedura negoziata rilevato è, nel periodo 2011-2014, del 58,48% (servizi del 78,76%, forniture del 97,16%). Tale percentuale nel periodo 2007-2010 per i lavori risultava essere del 12,10% e per i servizi del 15,80%. L’ANAC esprime, quindi, preoccupazione riguardo il rispetto dei principi di concorrenza ed economicità sanciti dal Codice dei contratti pubblici, nell’ottica di “scongiurare potenziali fenomeni distorsivi”. Nel “Suo Comune”, Sindaco, che è (fino a prova contraria) Catanzaro. Ricordiamo che per l’affidamento di un lavoro, servizio o fornitura tramite Procedura negoziata la Stazione Appaltante consulta un numero limitato di operatori economici selezionati, generalmente da un elenco costituito ed aggiornato periodicamente presso una stazione appaltante, dotati delle caratteristiche e qualifiche adatte all’affidamento di un determinato appalto, con i quali “negozia” le condizioni dell’appalto; si tratta, quindi, di una procedura che andrebbe usata con la massima cautela. Qualcuno lo spieghi al Sindaco, e alle sue negazioni dell’evidenza.

E qualcuno gli dica anche che Catanzaro è, secondo la Cgia di Mestre, l’ultimo Capoluogo di Regione in Italia nel pagamento dei propri fornitori, con ben 144 giorni di ritardo e sebbene la legge imponga tempi compresi tra i 30 e i 60 giorni,. Catanzaro ultimo Capoluogo d’Italia anche per questo. Qualcuno lo dica al Sindaco, e gli dica anche che il tempo per le difese ad oltranza è finito già da un pezzo.>

 

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Redazione

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