Parco Romani, verso un nuovo filone d’inchiesta

Parco Romani, verso un nuovo filone d'inchiestaPotrebbe riservare nuove sorprese la vicenda Parco Romani. Oggi nel corso della prima udienza, con rito ordinario, sulla presunta truffa messa in atto per realizzare l’Ente Fiera a Catanzaro, il pm Fabiana Rapino ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura per le verifiche di competenza. Si potrebbe prospettare, quindi, all’orizzonte l’apertura di un nuovo filone d’indagine.

Durante l’udienza i legali della difesa hanno presentato una serie di eccezioni.

L’avvocato Antonio Lo Monaco ha chiesto la nullità del decreto che dispone il giudizio nei confronti del suo assistito perché nell’atto notificato mancano i capi d’imputazione a lui contestati. Secondo l’avvocato Carlo Petitto, invece, la Procura individua la parte offesa nell’intera comunità catanzarese, di cui lo stesso collegio giudicante fa parte, ragion per cui vi sarebbero gli estremi per la trasmissione del fascicolo al tribunale di Salerno.

Imputati in questo processo sono l’imprenditore Gaetano Romani, l’ex dirigente comunale Biagio Cantisani, l’ex consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica dell’Ente Giulia Elia e l’ex sindaco di Catanzaro Rosario Olivo.

Le accuse a vario titolo contestate agli imputati sono truffa, abuso d’ufficio e falso per illeciti relativi alla realizzazione del Parco commerciale Romani e dell’Ente Fiera che prevedeva un finanziamento statale di cinque milioni di euro al Comune di Catanzaro. La prossima udienza è stata fissata per il primo ottobre.

 

Alessia Truzzolillo corcal

 

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Redazione

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1 Commento

  • m’ancora non i carceraru a tutti sti latruni e mmerda e poi "giulietta" non si chiama accussì pecchì è nu "masculiddru" e perciò si chiama "giuliettu" Giulio giulivu Elia.

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