È morto Domenico Bevilacqua, il nomade di 56 anni ferito stamattina a Catanzaro con alcuni colpi di pistola. Bevilacqua era giunto in condizioni molto gravi nell’ospedale di Catanzaro, a causa soprattutto dei colpi di pistola ricevuti alla testa, ed inutili si sono rivelati i tentativi dei medici di salvargli la vita.
L’uomo – più noto come “Toro seduto”, considerato lo storico capo degli zingari, gruppo ritenuto vicino ai clan della zona – era stato raggiunto da diversi colpi di pistola nel quartiere Aranceto, una delle roccaforti della comunità rom di Catanzaro.
Dopo l’agguato Bevilacqua, 54 anni, era stato trasportato d’urgenza in condizioni disperate all’ospedale di Catanzaro. Sulla dinamica dell’episodio stanno indagando gli agenti della polizia di Stato che sono prontamente intervenute sul luogo dell’agguato.
Il 4 aprile 2005, Bevilacqua era sfuggito a un altro agguato. L’uomo fu ferito a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava a Catanzaro Lido. I colpi lo raggiunsero al viso e a un braccio tanto che si rese necessario un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione del volto.
Dalle indagini, emerse che la decisione di uccidere il boss fu assunta dai clan del Crotonese.
siiiiiiiiiiiiiiiiiii! speriamo non si fermino qui, inizia strade pulite a Catanzaro.
d’ora in poi "toro sdraiato".