Sarà un’inchiesta aperta dalla Magistratura a chiarire cause ed eventuali responsabilità del decesso della 39enne Caterina Caloiero, fisioterapista originaria di Taverna ma residente con il marito a Squillace, il cui cuore ha smesso di battere all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro dopo il parto naturale di una bella bambina di 3,7 kg.
La tragedia si è consumata ieri mattina intorno alle 8, secondo la prima ricostruzione dei fatti a causa di una grave emorragia; a salvare la signora, alla sua prima gravidanza, non sarebbero bastate nove sacche di sangue utilizzate dai medici. Fatalità o colpa dei sanitari? La risposta spetta alla Procura della Repubblica di Catanzaro alla luce degli accertamenti già disposti. La famiglia di Caterina Caloiero si è rivolta ad un legale per seguire tutti i passaggi, a cominciare dall’autopsia che sarà affidata nelle prossime ore dal sostituto procuratore di turno Saverio Vertuccio.
La cartella clinica è già stata acquisita dalla Polizia, giunta in ospedale con il coordinamento del funzionario di turno Angelo Paduano. Ed è in corso l’identificazione di tutti i medici e gli infermieri che hanno avuto a che fare con la donna: il recapito del conseguente avviso di garanzia permetterà loro di partecipare, con propri consulenti di fiducia, alle operazioni peritali. Si tratta di capire cos’è realmente accaduto in sala parto, ma andranno verificate anche le varie fasi della gravidanza malgrado sembri che tutto fino alla tragedia di ieri mattina fosse filato liscio senza problemi.