Sei nomine e una revoca. Una parafrasi del film con Hugh Grant (“Quattro matrimoni e un funerale”), solo che stavolta il protagonista è il governatore calabrese, Mario Oliverio.
Che, anche in relazione ai membri dello staff della giunta, usa lo stesso ritmo blando applicato alla formazione del suo esecutivo, al momento composto solo da quattro persone (presidente incluso), nonostante il vecchio Statuto permetta di nominarne sei (presidente escluso).
La revoca riguarda la dipendente dell’Azienda ospedaliera-universitaria “Mater Domini” Daniela Marasco, inizialmente scelta quale componente della segreteria particolare del governatore. Quel posto ora spetterà a qualcun altro.
Dopo tanta attesa, adesso anche il capo di gabinetto Gaetano Pignanelli potrà contare su un vice. Si tratta della giovane avvocatessa (38 anni) Gina Aquino, indicata in quel ruolo direttamente da Oliverio e già dirigente a tempo indeterminato della Regione. Nello stesso staff troverà posto anche Francesco Severino, dipendente del ministero Infrastrutture finora in servizio alla Motorizzazione civile di Catanzaro. Il suo “comando”, cioè il trasferimento nell’ufficio di gabinetto, durerà 12 mesi.
Nuovi arrivi anche per le strutture dei tre assessori regionali. Il vicepresidente della giunta, Vincenzo Ciconte, potrà avvalersi del contributo professionale della “consigliera” comunale del Pd a Lamezia Terme, Mariolina Tropea, scelta come componente della sua “struttura speciale”. Altro particolare: è dipendente del ministero della Pubblica istruzione, in servizio all’Istituto comprensivo “Ardito don Bosco” della città della Piana.
Il titolare del Lavoro, Carlo Guccione, ha invece indicato tra i membri del suo staff Vincenzo Covelli, che lascerà il suo posto in consiglio regionale per trovare un nuovo ufficio a Palazzo Alemanni. L’assessore Nino De Gaetano, invece, ha completato la sua struttura con Annamaria Portolese, anche lei dipendente di Palazzo Campanella.
Oliverio, oltre ai collaboratori dell’esecutivo, ha nominato anche il nuovo commissario liquidatore dell’Ardis (l’Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario di Catanzaro).
La scelta è caduta su Rita Commisso, che avrà il compito di concludere le operazioni chiusura dell’ente «inderogabilmente» non oltre il 31 luglio 2015.
Pietro Bellantoni – corcalabria