Mancherà almeno un uomo per reparto al Catanzaro che domenica prossima alle ore 16:00 affronterà il Messina per la 34esima giornata del girone di ritorno della Lega Pro girone C.
Infatti, la squadra di Sanderra (anch’egli squalificato) per la terza e ultima partita in casa di questo campionato, dovrà fare i conti con le assenze di Calvarese, Giandonato e Razzitti, fermati dal giudice sportivo oltre a Bernardo, che ormai ha terminato la sua stagione dopo l’infortunio subito contro il Lecce.
In panchina, come dicevamo sopra, per via dell’ultima giornata di squalifica che dovrà scontare Sanderra, ci sarà per la terza volta consecutiva il vice D’Urso.
La Aquile hanno ripreso gli allenamenti ieri e dopo la seduta di richiamo, successiva alle festività pasquali, da oggi hanno iniziato a preparare la sfida con i peloritani, entrando nel merito delle questioni tecniche in vista dell’imminente match.
Lo staff tecnico e quello medico dovranno valutare anche le condizioni dei potenziali titolari a disposizione, in particolare quelle di Giampà e Russotto, che nelle ultime settimane hanno accusato qualche acciacco di natura muscolare.
Il Catanzaro in questo torneo ha solamente l’obbligo di onorare gli impegni per mantenere almeno la leadership regionale e assicurarsi l’ottavo posto nella classifica finale, che dovrebbe consentire l’accesso alla Coppa Italia Tim.
Il Messina non naviga in buone acque e non solo per l’annunciato disimpegno di Lomonaco; partito con ambizioni di play off, è in piena lotta per non retrocedere ed è distante sei punti dalla Paganese che occupa nella graduatoria il quindicesimo posto utile per non essere invischiati nella lotteria play out.
La sfida è affascinante per tanti motivi: nelle due squadre militano due ex che hanno segnato in positivo le loro esperienze nelle due città, lasciando bellissimi ricordi nella storia calcistica di entrambe le compagini.
Giorgio Corona e Domenico Giampà.
Il primo, ora attaccante del Messina, con le Aquile ha disputato ben 109 partite nelle stagioni che vanno dal 2003 al 2006 segnando 46 goal e contribuendo in modo determinante alla conquista della serie B con 19 centri siglati nel Catanzaro guidato da Piero Braglia.
Il centrocampista Giampà, nato a Catanzaro, è stato protagonista nella città dello stretto per tre stagioni dal 2004-2006 disputando un torneo di B vincente e due stagioni nella massima serie; 35 le presenze totali e cinque i goal fatti.
Gli altri ex che militano tutti nel Catanzaro sono invece mister Sanderra, che a Messina ha allenato le giovanili, Squillace, Ghosheh e Bernardo, che come suddetto non sarà della partita.
Le sfide fra le due squadre hanno da sempre destato interesse per via di un’accesa rivalità fra le due tifoserie.
Di particolare interesse quella disputate nelle stagioni di C1 1984/85.
Catanzaro e Messina lottarono fino alla fine per la vittoria del campionato; i giallorossi calabresi all’andata, al vecchio “Celeste” persero per una rete a zero con goal di Totò Schillaci sul finire del primo tempo.
Le Aquile sistemarono la pratica nel ritorno e diedero la svolta al proprio campionato, con un pirotecnico 4 a 2 al “Ceravolo”.
Un autogol di Bellopede portò in vantaggio il Catanzaro che si fece raggiungere da Ranocchi; Bagnato segno il goal del 2 a 1 al termine del primo tempo.
Il Catanzaro mantenne il vantaggio per poco, perché un penalty siglato da Catalano portò in parità i siciliani, ma nel finale ancora un’autorete di Anellino e un rigore di Cascione, sancirono la rotonda vittoria dei giallorossi catanzaresi.
Quel risultato in pratica consenti alla squadra di G.B Fabbri di chiudere poi il torneo al primo posto e volare in B, con i peloritani che terminarono il torneo al terzo posto alle spalle del Palermo, promosso come seconda classificata.
Se invece volessimo parlare di una vendetta sportiva che potrebbe essere consumata domenica, la mente non può che volare a quel campionato di serie B, che vide i giallorossi di Guerini derubati dalla serie A.
Dopo aver perso a Lecce lo scontro diretto, infatti, i catanzaresi nelle ultime due giornate regolarono prima l’Atalanta in casa con due goal e poi il Piacenza in trasferta per due reti a zero.
Le residue speranze di promozione erano affidate a una degna prestazione del Messina in trasferta a Bergamo nell’ultima di campionato.
I peloritani giocarono come se fossero in vacanza e persero senza colpo ferire, per una rete a zero (rete di Garlini) contro un’Atalanta sfiancata dall’irripetibile impresa in Coppa delle Coppe, dove giunse alla semifinale contro i belgi del Malines.
La sconfitta del Messina al vecchio “Brumana” sancì in pratica la fine dei sogni del Catanzaro.
L’augurio è che quei sogni presto possano ritornare.
Salvatore Ferragina
Scusa Salvatore ma con l’Atalanta vincemmo 2-0 alla penultima giornata…..il poker ce lo rifilarono gli orobici in casa loro all’andata…..
giusto, refuso corretto
Che amarezza ….sarebbe stata sicuramente una bella partita …ma di bello per quanto ci sforziamo a trovare qualcosa di positivo tornando come sempre al passato non c’e proprio nulla ….c’e come sempre il nostro amato cz e basta…..mio dio non vedo l ora che finisca sto campionato insulso….ma la cosa piu triste e’ che gia so che il prox non sara’ tanto diverso …per giunta mi tocca rosicare pperché a cosenza vinceranno sicuramente la coppa …..
concordo! non tanto per la coppa che cmq non avrei mai snobbato come fece qualcuno!! ma vuoi mettere ritrovarsi tutti insieme a tifare cosa che mi manca da impazzire! storia infinita….