«È preoccupante l’improvvisa impennata del carrello della spesa, che passa dal tasso tendenziale nullo di gennaio a un + 0,7.
In termini di aumento del costo della vita un’inflazione dello 0,7% per la spesa di tutti i giorni, significa che una famiglia di 3 persone spende 46 euro in più su base annua». Ad affermarlo è l’Unione nazionale consumatori in una nota sui dati sull’inflazione diffusi dall’Istat. «Il fatto che l’Italia resti in deflazione è normale, visto che il quantitive easing è appena partito ed i consumi delle famiglie continuano a scendere.
Quello che, invece, è meno spiegabile e ci preoccupa, è che i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base mensile e dello 0,7% su base annua.
Si tratta, infatti, di aumenti che colpiscono spese obbligate anche per le famiglie che già non arrivano a fine mese» osserva Massimiliano Dona, Segretario dell’Unc. L’aumento di 46 euro della spesa annua è «una cifra certo accettabile per chi ce la fa ad arriva a fine mese, ma drammaticamente insostenibile per il 14,2% delle famiglie che già non riesce a fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni» ha concluso Dona.
Analizzando i dati dell’inflazione per città, la palma del risparmio spetta a Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,6% consente ad una famiglia di 3 persone di risparmiare 229 euro su base annua, in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Catanzaro, con 182 euro, seguita da Ancona, dove una famiglia di 3 persone può risparmiare 158 euro. Roma, Potenza e Bolzano sono le uniche città capoluogo a registrare ancora un aumento dei prezzi. Bolzano si conferma la città più cara d’Italia, con un aggravio di spesa di 276 euro su base annua per una famiglia da 3 componenti.
A Potenza si spendono 82 euro in più, mentre una famiglia di romana di 3 persone spende, su base annua, 32 euro in più per l’aumento del costo della vita.
Ma intanto gli affitti aumentano
Non è così, però, per quanto riguarda i canoni di locazione. Crescono del 4,5% i canoni di locazione a Catanzaro. A rilevarlo è il Rapporto sulle locazioni 2014 realizzato da “Solo affitti” che si riferisce ai primi nove mesi del 2014. Nel capoluogo i prezzi in salita per tutte le tipologie: trilocali (+5,6%), monolocali (+5%), quadrilocali (+3,9%) e bilocali (+3,7%). Nonostante l’aumento, Catanzaro è uno dei capoluoghi dove costa meno prendere casa in affitto: bastano 379 euro, quasi 130 in meno rispetto ai 507 della media nazionale.