Avevamo il sospetto, annunciato nella conferenza stampa dei gruppi di opposizione di venerdì, che per la stampa degli opuscoli propagandistici dell’Amministrazione Abramo fossero stati utilizzati 15.000 euro di fondi destinati al Gruppo di Protezione Civile comunale per fronteggiare emergenze e calamità nel nostro territorio. Adesso questo sospetto è certezza.
Per un Sindaco in emergenza, al capolinea politico e amministrativo del suo fallimentare operato, la “Protezione Civile” serve per stampare e diffondere costosissimi opuscoli con contenuto propagandistico e trionfalistico, sperando in catanzaresi creduloni.
Ricostruiamo la vicenda. Il Consiglio Comunale di Catanzaro approva la delibera n. 178 del 28/11/2014, con oggetto “Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2015. Servizi diversi.”
Sostanzialmente, si propone al Consiglio, in ragione di una differenza positiva di 206.523 euro, di destinare tale cifra ripartendola così: 176.000 euro quale integrazione per IVA 22% sull’importo inerente la rivalutazione dei contratti della Società partecipata Catanzaro Servizi in liquidazione; 2.023 euro per una esigenza di acquisto di materiale manutentivo da parte del Servizio Ambiente; 28.500 euro per “esigenze rappresentate dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco”.
La genericità di quest’ultima voce, aveva allarmato e contrariato i Capigruppo del Consiglio; e, infatti, fu spiegato sia nella Conferenza, che in Aula, che tali fondi sarebbero stati destinati al Gruppo di Protezione Civile comunale. Naturalmente, tale indirizzo fu formalizzato per iscritto, con la relazione dettagliata del Capo di Gabinetto del Sindaco, titolata “Relazione tecnica esigenze Protezione Civile”, allegata alla Delibera, dove viene deliberato di utilizzare la somma per acquistare divise, guanti, picconi, elmetti, stivali, materiale informatico, pompe idrovore, ganci traino motoseghe decespugliatori, e materiale informativo a stampa per la popolazione, per un totale, appunto, di 28.500 euro.
In quella seduta del Consiglio era stata utilizzata dal Sindaco l’ondata emotiva dell’alluvione che aveva investito la città di Catanzaro pochi mesi prima, tanto da ottenere il voto unanime di tutto il Consiglio (maggioranza e opposizione).
Con la determina del Capo Gabinetto del Comune di Catanzaro n.4413 del 18/12/2014, prende forma quello che definiamo, senza mezzi termini, un raggiro ai danni del Consiglio comunale stesso, e della Città: la stampa di una “pubblicazione speciale inerente l’attività istituzionale sin qui svolta”, che può essere finanziata, come spiegato nella Determina, grazie alla Delibera di Consiglio n. 178 del 28/11/2014, considerato che “esiste la disponibilità finanziaria di 15.000 euro, compreso IVA, sufficiente per la realizzazione grafica – la stampa – la distribuzione della pubblicazione di che trattasi nonché per la stampa delle locandine inerenti il CRM”.
Secondo, quindi, l’Amministrazione, il “materiale informativo a stampa per la popolazione” previsto per il Gruppo di protezione civile, comprende anche la stampa di 35.000 opuscoli di 40 pagine di pura propaganda del Sindaco Abramo, inviati ai Cittadini in questi giorni, e l’occasione è quella della stampa di locandine per la pubblicazione del sistema CRM di cui si è dotata l’Amministrazione, per finanziare anche questo opuscolo che nulla ha a che vedere con la Protezione Civile comunale.
Non sappiamo cosa dire. Ogni volta che crediamo che questa Amministrazione abbia toccato il fondo, succede qualcosa che ci fa ricredere. Sappiano, i cittadini, come vengono spesi i soldi dall’Amministrazione Abramo, che ancora una volta dà prova della propria conformazione irresponsabile e anti-istituzionale.
Utilizzare le risorse delle Protezione civile comunale e dell’informazione ai cittadini in caso di calamità ed emergenza, per scopi politici e propagandistici è, senza giri di parole, una vergogna assoluta. Non c’è più ritegno, non c’è più un limite; speriamo che i catanzaresi lo abbiano capito.
Scriveremo alla Corte dei Conti su quanto accaduto perché oltre agli evidenti elementi di irresponsabilità politica e assenza di etica, vengano ad essere verificati eventuali profili di illegalità, distorsione della spesa pubblica e della corretta attività amministrativa.
Se in questa città c’è davvero gente che non arriva alla fine del mese, perchè non si piazzano davanti la porta del sindaco per (diciamo) "guardarlo" in faccia?