«Egregio Ministro, come le è noto, la Regione Calabria è stata sottoposta sin dall’anno 2010, in base alla Legge 191/2009, alla gestione commissariale per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Settore sanitario».
È quanto scrive il presidente della Regione, Mario Oliverio, in una lettera al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. «In seguito alle dimissioni del presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti – prosegue Oliverio – , il Consiglio dei ministri, con deliberazione del 19 settembre 2014, ha provveduto alla nomina di un sostituto temporaneo del commissario ad acta. Tale funzione è stata affidata al generale Luciano Pezzi, precedentemente nominato sub Commissario. Nella stessa deliberazione, il Consiglio dei ministri ha espressamente indicato la nomina del generale Pezzi, in sostituzione del presidente della Regione decaduto, valida “fino all’insediamento del nuovo presidente della giunta regionale”. Va da sé che dalla data di proclamazione del neo eletto presidente della giunta, il Settore è privo di una guida attiva e responsabile, non avendo, il Consiglio dei ministri, finora assunto i provvedimenti necessari. Dal 9 dicembre 2014, dunque, il servizio sanitario regionale e’ in una condizione di acefalia. La vacanza dell’ufficio rischia, così, di divenire alibi e motivo di giustificazione per disservizi, sprechi e fattori di ulteriore aggravamento dello stato organizzativo e finanziario».
«Non le sfugge che tutto ciò avviene – prosegue Oliverio – a nocumento del diritto alla cura ed alla tutela della salute del cittadino, con la inevitabile conseguenza dell’accentuazione del tasso di sfiducia verso il sistema sanitario. Il perdurare di tale condizione rischia di compromettere gravemente gli stessi livelli minimi di assistenza e di sicurezza.
Si susseguono, infatti, quotidianamente le allarmanti denunce da parte dell’utenza, ma anche e soprattutto, in maniera sempre più diffusa, da parte degli operatori sanitari. In alcune strutture ospedaliere si è ricorso persino al blocco dei ricoveri programmati ed in tante altre sono divenute strutturali le criticità che si frappongono alle attività emergenziali e di pronto intervento. Alla luce di tale contesto ed in seguito alla molteplicità di voci, di denunce, di preoccupazioni che quotidianamente si esprimono da parte di singoli cittadini, di organizzazioni sociali, di associazioni, di rappresentanti istituzionali, avverto la responsabilità, di rivolgerle un accorato appello affinché ella, onorevole ministro, si faccia carico di proporre al Consiglio dei ministri di deliberare, con urgenza, la nomina del nuovo commissario».
«Ritengo questo – chiude Oliverio – un atto necessario e non più procrastinabile per porre fine alla attuale anomalia di un sistema sanitario regionale che progressivamente rischia una crisi irreversibile in primo luogo nella capacità di soddisfare la domanda di tutela e di cura della salute e di garantire i livelli essenziali di assistenza».