Abbattere quel che resta della pista ciclabile che dal quartiere Pistoia porta a Santa Maria, su viale Isonzo. Scrive questo – scrive questo in una nota il consigliere Concolino – al sindaco Sergio Abramo e all’assessore con delega alla Gestiore del Territorio, Giuseppe Vitale.
I resti dell’infrastruttura, ormai fatiscente ed a tratti già inesistente, rappresentano un pericolo per automobilisti e pedoni, oltre che un elemento di disturbo visivo per chi attraversa la già degradata arteria. Pertanto ritengo sia opportuno procedere con un intervento di abbattimento delle parti della struttura ancora in piedi e il ripristino del marciapiede e della segnaletica verticale ed orizzontale, in modo tale da ripristinare tutte le condizioni di sicurezza in una delle vie più trafficate del capoluogo.
La riqualificazione dell’ambiente attraverso il controllo della qualità urbana deve rappresentare una priorità per l’amministrazione comunale, soprattutto nei quartieri, ancor di più se periferici.
Perché solamente attraverso un’operazione capillare sul territorio è possibile puntare al recupero dell’immagine complessiva della città.
E si certo elimini la pista ciclabile. Che ignoranza santo cielo.
l’unica città che invece di costruire piste ciclabili le toglie…
d’accordo sul fatto che le piste ciclabili dovrebbero essere costruite anzichè eliminate, ma credo che quella di via isonso sia un grosso pericolo per gli automobilisti che transitano quotidianamente e che si trovano un muretto di cemento al margine della carreggiata. magari doveva essere progettata con più criterio. <br />
mai visto oltre tutto ma ina persona andare in bici in quel tratto di ciclabile<br />
saluti
Te l’immagini… Parti con una bici e torni con…. due!!
Grazie che nessuno l’usa. Totalmente distrutta e zero politiche per favorirne l’uso. Per non parlare dello stato di degrado e abbandono (anche da parte delle forze dell’ordine) dell’intera area.
che idiota! invece di riparare la pista ciclabile la vuole eliminare….
eliminare quella schifezza di pista ciclabile, e farne una nuova sull’altro lato della fiumarella o in un altro luogo più fruibile.