La Striscia

Mal di ripresa, Catanzaro raggiunto anche a Foggia

Scritto da Redazione
I giallorossi in vantaggio con Russotto calano nel secondo e vengono raggiunti da Iemmello davanti a una settantina di tifosi

Altri due punti buttati al vento, un altro marchiano errore difensivo, un altra vittoria sfumata in rimonta. Il Catanzaro non riesce più a vincere in trasferta, fermato da un Foggia intimorito nel primo tempo dalla superiorità tecnica dei giallorossi, ma capace nella ripresa di lanciarsi all’attacco, complice il solito calo fisico della squadra di Moriero, e di meritarsi il pareggio.

Lo stadio “Zaccheria” conserva ancora il fascino di Zemanlandia e dei recenti fasti. La struttura è bellissima, gli spalti a ridosso del campo, nonostante gli inevitabili, ampi vuoti da Lega Pro. A pochi minuti dal fischio d’inizio il settore ospiti è ancora vuoto. I tifosi giallorossi aspettano davanti alla questura di Foggia di essere trasferiti allo stadio con gli autobus dell’amministrazione comunale.

Quando le squadre entrano in campo, una settantina circa di sostenitori giallorossi si stringe intorno al Catanzaro, nonostante l’orario complicato e la distanza della cittadina pugliese. La squadra schierata da Moriero non presenta sorprese. Confermati Scuffia e Di Chiara al posto di Bindi e Squillace. In mezzo al campo Ilari gioca qualche passo più indietro rispetto al solito sul fianco sinistro di Vacca, con Maiorano dall’altra parte. Tridente scontato con Kamara punta centrale, mentre Pagano e Russotto sono le ali con compiti di copertura, quando la squadra ripiega in difesa.

Il Catanzaro inizia con decisione occupando la metà campo del Foggia. La squadra è alta, soffre qualche spunto isolato di Iemmello, ma si muove discretamente e ha una maggiore densità in mezzo al campo. L’arretramento di Ilari, però, sguarnisce l’attacco giallorosso dei suoi inserimenti preziosi, mentre Kamara corre e si danna per tenere alta la squadra e pressare i portatori di palla avversari. De Zerbi ha capito che la fonte del gioco giallorosso è Vacca e gli piazza Gerbo quasi a uomo.

Pagano ha un’occasione su un pallone recuperato, ma spara a lato. Poi Russotto inventa la solita giocata decisiva. Entra in area, viene fermato fallosamente, va sul dischetto e porta in vantaggio il Catanzaro su rigore al 26′. Si mette bene per i giallorossi che ora fanno possesso palla con tranquillità, anche se il Foggia comincia a uscire dal guscio, costretto a rimontare. L’occasione più importante, però, è un rigore reclamato da Iemmello, fermato con mestiere da Ferraro. Poi un paio di tiri velleitari che non fanno neanche il solletico a Scuffia.

Si va al riposo col solito interrogativo: come tornerà in campo il Catanzaro? La risposta, purtroppo, è la solita. I giallorossi sembrano trasformati in peggio. Il Foggia si prende il campo, alza il baricentro e comincia a pressare, chiudendo nella loro trequarti gli uomini di Moriero, il cui pressing cala d’intensità col passare dei minuti. Se nel primo tempo erano i satanelli a dover fermare con le cattive i giocatori del Catanzaro (tre gialli in 45 minuti), ora sono i giallorossi a sbuffare. Finiscono sul taccuino dell’arbitro Vacca e Maiorano e inevitabilmente la pressione giallorossa sui portatori di palla scema.

Kamara e Russotto spezzano l’assedio foggiano e avrebbero due contropiede per chiudere la partita. Nel primo caso il senegalese allunga troppo un pallone per Pagano, poi Russotto non riesce a pescare Kamara solo davanti a Narciso. Il Foggia fa possesso palla indisturbato fin quasi al limite dell’area, colleziona angoli e mischie senza creare grosse palle gol. Finché, su un cross dalla sinistra, una incomprensione tra Rigione e Scuffia costa il pari di Iemmello che spinge in rete e non esulta da catanzarese. E’ il 26′ della ripresa, ed è ancora lunga. Moriero, che aveva pronto Morosini a bordo campo, lo inserisce per Ilari. Ancora una volta troppo tardi. Il Foggia ora ci crede. Sarno e Iemmello hanno due ghiotte occasioni: la prima si spegne a lato della porta giallorossa, sulla seconda serve una gran parata di Scuffia per salvare il pareggio.

Negli ultimi 10 minuti il Catanzaro controlla meglio la partita perché anche il Foggia ha finito la benzina. Con le squadre più lunghe, però, i giallorossi non riescono più a far valere la loro superiorità tecnica perché i giocatori migliori sono stanchi. Kamara non ne ha più, Pagano esce stremato per Barraco, Russotto s’innervosisce, si prende un giallo (salterà il Savoia) e viene sostituito nel finale da Ricci. Non succede più niente, anzi sì. Su una ripartenza velleitaria, Vacca viene ammonito per la seconda volta e finisce sotto la doccia con qualche secondo d’anticipo. Anche lui, insieme a Russotto e agli infortunati Fofana e Silva Reis, non ci sarà lunedì prossimo.

Moriero dovrà dunque ridisegnare per l’undicesima volta un Catanzaro diverso. In queste condizioni non è facile trovare stabilità, equilibrio e condizione. Però il ruolo dell’allenatore è proprio questo. E il materiale tecnico sembra nettamente superiore a quello di alcune squadre che, nelle ultime giornate, hanno preso a schiaffi i giallorossi per alcuni tratti della partita. Bisognerà trovare presto le contromisure perché dopo il Savoia, ci attendono due trasferte da brividi a Salerno e Lecce, mentre in alto l’affollamento cresce, anche con squadre che hanno speso un decimo del Catanzaro la scorsa estate.

All’uscita dallo “Zaccheria” la sensazione tra i tifosi è sempre la stessa.

Quella di avere buttato altri due punti alla portata di un Catanzaro che sembra una Ferrari ingolfata in centro città all’ora di punta.

E i 70 giallorossi riprendono la strana di casa per un lungo viaggio che finirà nel cuore della notte.

logotwitterIvan Pugliese

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