Un detenuto ha tentato il suicidio nel carcere di Catanzaro ma è stato salvato grazie all’intervento degli agenti della Polizia penitenziaria.
L’episodio è stato reso noto da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. L’uomo che ha tentato il suicidio era in isolamento perché sottoposto al regime detentivo previsto dall’articolo 14 bis che prevede delle restrizioni rispetto alla detenzione ordinaria.
“Il tentativo di suicidio messo in atto nel carcere di Catanzaro da un detenuto che già in passato aveva creato molti problemi nella gestione del carcere – riferiscono – sostengono Durante e Bellucci – dimostra quanto sia difficile gestire queste persone da parte della polizia penitenziaria che, comunque, nonostante le gravi carenze e le difficoltà quotidiane, ogni anno riesce a salvare più di mille detenuti che tentano il suicidio.
A volte il tentativo di togliersi la vita viene messo in atto perché i protagonisti desiderano farla finita, altre volte solo quale gesto dimostrativo che, comunque, finirebbe in tragedia, se non ci fossero gli agenti”. “L’uomo è stato salvato – sostengono ancora Durante e Bellucci – grazie all’immediato intervento di operatori i quali non si dedicano al pestaggio dei detenuti, ma a tutelare la loro incolumità, proprio come è successo ieri a Catanzaro e in tantissimi altri casi”.