L’applicazione della nuova legge regionale sui rifiuti è stato il fulcro della riunione, tenutasi questa mattina nella sede del dipartimento regionale alle Politiche ambientali, fra il presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal) della Calabria, Sergio Abramo, e l’assessore Francesco Pugliano.
Durante l’incontro sono stati discussi i parametri che consentiranno, sulla base di un’apposita delibera della Giunta di Palazzo Alemanni (di prossima approvazione), la reale entrata in vigore della normativa di riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
La legge, già approvata dal Consiglio regionale, prevede la costituzione di cinque Ambiti territoriali ottimali (Ato), corrispondenti ai territori delle cinque Province, e l’indicazione (modificabile anche per rispondere alle specificità dei Comuni), di quattordici sotto ambiti, definiti Ambiti di raccolta ottimale (Aro).
Nella delibera regionale verranno indicati anche i perimetri degli Aro, il funzionamento e il regolamento dei Piani di gestione dei rifiuti delle diverse comunità d’Ambito.
Alla riunione hanno partecipato, in qualità di componenti dell’organismo di presidenza del Cal, i sindaci Antonio Domenico Principato (Staiti), Raffaele Pane (Scigliano), Antonio Barci (Lattarico), Alessandro Falvo (Cicala), Pietro Fallanca (Cardeto), e il direttore generale del dipartimento regionale alle Politiche ambientali, Bruno Gualtieri.
Il presidente Abramo ha richiesto, inoltre, l’introduzione di misure utili a rinviare, di almeno un anno, l’aumento delle tariffe sui rifiuti e i conseguenti aggravi per Enti locali e cittadini:
“L’adozione di ogni misura possibile per evitare che, dal primo gennaio prossimo, i Comuni debbano aumentare le tasse sui rifiuti per ottemperare al corrispettivo adeguamento regionale delle tariffe, il cui incremento porterà la quota per tonnellata da 90 a 140 euro.
Risponderebbe in pieno alle esigenze dei Comuni, ad esempio, l’adozione, da parte del Consiglio di Palazzo Campanella, di misure di contabilità speciale che consentirebbero alla Regione di non rivalersi sugli stessi Comuni e, a cascata, sui cittadini. Gli enti locali – ha aggiunto Abramo – avrebbero così un altro anno di tempo per avviare quei servizi di raccolta differenziata porta a porta nei propri territori che sono l’unica soluzione possibile per l’uscita, definitiva, dalla crisi del comparto. Se non dovessero esserci novità in tal senso – ha concluso il presidente del Cal – i 409 Municipi della Calabria chiederanno la convocazione di un Consiglio regionale urgente e avvieranno una protesta formale e decisa. Azioni risolutive nel settore rifiuti non sono più rinviabili”.