E’ stata eseguita ieri , a partire dalle 14, l’autopsia sul corpo di Gennaro Stranges, il pensionato di 62 anni il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato ieri in un uliveto nella zona Sud di Lamezia Terme, adiacente a via Madre Teresa di Calcutta.
Sarà, quindi, il medico legale, nominato dal sostituto procuratore Luigi Maffia, a stabilire le esatte dinamiche della morte di Stranges, per il quale gli investigatori ipotizzano il suicidio. Ieri mattina, intorno alle 7.30, è arrivata la segnalazione relativa al ritrovamento del cadavere al comando di Polizia di Lamezia Terme.
Giunti sul posto gli agenti, guidati dal vice dirigente Lucia Cundari, hanno constatato il macabro ritrovamento: il corpo era legato a un albero con una catena chiusa con un lucchetto – forse, ipotizzano gli investigatori, il tentativo di evitare ogni ripensamento –. Poco distante da lui sono stati rivenuti dei copertoni usati e del liquido infiammabile. Parcheggiata nel podere c’era anche la Fiat Punto di Stranges all’interno della quale, custodite in un borsello, vi erano due lettere d’addio indirizzate ai familiari, alla moglie e ai due figli.
Uno di loro, Pietropaolo Stranges, un passato con precedenti per droga, è attualmente collaboratore di giustizia. Un particolare, questo, che, assieme alle atroci modalità che avrebbe dovuto scegliere per uccidersi, getta ombre lunghe sulla morte del pensionato.
Una persona che, a quanto sembra, da tempo avrebbe sofferto di problemi psicologici. Qualche tempo fa gli era stato diagnosticato un linfoma, un problema risolvibile ma che, probabilmente, aveva lasciato strascichi emotivi nella vita di Stranges, il quale, di recente, aveva dato disposizioni testamentarie ai propri cari.
La parola, in questa drammatica vicenda, passa ora al medico legale. Prima verrà effettuato un esame radiologico e poi l’autopsia. Analisi non facili, dal momento che il corpo pare sia stato divorato dal fuoco e solo la parte superiore del busto sarebbe rimasta integra.