Kamara ancora protagonista dopo il bagno di folla di due giorni fa. Nella cornice del Benny Hotel, sede momentanea dei giallo rossi, è stato infatti presentato alla stampa il giocatore letteralmente acclamato a furor di popolo. Joe ha deciso fin da subito di marchiare a fuoco il suo ritorno. Un’entrata a gamba tesa che traccia un confine netto tra passato e futuro. «Non avrei mai potuto accettare un’altra offerta sapendo che qui tantissima gente mi aspettava e sarebbe rimasta delusa da un mio no. La società ha fatto enormi sforzi per costruire una grande squadra e sono tornato per vincere subito. C’è grande qualità e tanti giocatori in rosa faranno carriera. Adesso puntiamo la B e magari tra qualche anno la A».
Joe ne ha per tutti e riserva parole dure ma decise. «Non sono tornato per giocare davanti a duemila spettatori. Voglio almeno cinquemila abbonati e uno stadio pieno che incuta timore agli avversari». Lo stadio, il problema dei problemi, Joe lo affronta con naturalezza, come se non si fosse mai allontanato da Catanzaro. «Mi rivolgo ai politici e al sindaco, è inconcepibile che si giochi in uno stadio del genere, questo non è lo stadio del Catanzaro, non possiamo giocare lì. È una cosa brutta per tutta la città, come si fa ad accogliere gli avversari e farli spogliare nei container?».
Kamara continua, è un fiume in piena. «Mi sono allenato in Francia, fisicamente sto bene ma non sono ancora al cento per cento. Sono consapevole che sarà un campionato duro, che tutti ci aspetteranno, ma non ho paura. In squadra siamo tutti allo stesso livello. Il mio nome l’ho lasciato a Parigi. Chi è più forte giocherà». Umiltà e carattere al servizio del Catanzaro di Cosentino, che prende la parola visibilmente commosso. «Le parole di Joe mi hanno fatto scendere qualche lacrima. Rispecchiano esattamente il mio pensiero. Tutti ci stiamo preparando per palcoscenici più importanti ma oggi abbiamo bisogno di essere uniti e ripagati dei grandi sforzi che stiamo facendo». Sull’operazione che ha portato Kamara nuovamente in giallorosso, il presidente non ha dubbi. «Prima di conosce Joe non avrei mai pensato di poter pagare una cifra così alta per un ingaggio, ma l’ho fatto perché ho visto la sua voglia, la sua determinazione e mi sono lasciato coinvolgere, ha dato voglia anche a me».
Alla fine tanti applausi e l’affetto dei tifosi che ancora non credono a quello che sta accadendo. Nessuno sa come andrà a finire, ma in genere le favole hanno sempre un lieto fine.
Francesco Panza
