Si tratta di un “piccolo” tassello della società che gestisce l’aeroporto più importante della Calabria che, a breve, potrebbe passare, da un ente pubblico, nelle mani di un privato.
L’amministrazione comunale di Vibo Valentia, infatti, dopo aver deliberato già lo scorso 20 dicembre la dismissione di quasi tutte le sue partecipazioni societarie, di recente ha disposto l’aggiudicazione – per ora provvisoria – delle sue azioni nella Sacal (Società aeroportuale calabrese) alla “Noto spa”.
Si tratta di una partecipazione societaria dell’1,53%, pari a una quota nominale di poco meno di 119mila euro, che potrebbe essere venduta alla holding che fa capo alla famiglia dell’imprenditore catanzarese Floriano Noto per una somma di 130mila euro.
Il Comune di Vibo è sostanzialmente costretto a fare a meno di questa quota perché, essendo stato dichiarato da tempo il dissesto finanziario, le legge impone all’ente un severo contenimento della spesa anche per ciò che riguarda le “partecipate”, specie quelle, come evidentemente la Sacal, in cui la partecipazione non è strettamente necessaria alle finalità istituzionali.
Con determina del 4 luglio scorso (numero 318), il Comune di Vibo ha approvato il verbale di gara per la vendita del suo “pezzetto” di aeroporto e, con lo stesso verbale, si è proceduto all’aggiudicazione provvisoria alla società catanzarese.
Quindi il sindaco, Nicola D’Agostino, ha comunicato tutto ciò al presidente del Cda e a tutti gli azionisti, cui spetta un diritto di prelazione sull’acquisto delle quote. Se nessuno, entro 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione, eserciterà questo diritto, l’1,53% della Sacal passerà definitivamente nelle mani della “Noto spa”. E lo stesso Floriano Noto, tra l’altro, è già componente del Cda Sacal in rappresentanza della Camera di commercio di Catanzaro.
Sergio Pelaia
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