Intervistiamo

Sull’acqua non potabile tante critiche all’Amministrazione Comunale

Scritto da Redazione
Tanti interventi di rappresentanti politici e associazioni per denunciare l’inefficienza su quanto accaduto

Quanto accaduto di recente, in merito all’ordinanza sull’acqua non potabile, comunicata con notevole ritardo alla cittadinanza, non è passata inosservata agli occhi dei tanti cittadini, di associazioni e di rappresentanti politici facenti parte dell’opposizione.

Riportiamo alcune note stampa diramate, dove c’è chi chiede  al Sindaco e ai suoi seguaci di mettersi da parte, chi chiede di chiarire di chi sono le responsabilità e chi invece vuole l’intervento diretto del Prefetto.

Per il consigliere Giglio l’emergenza idrica è solo ennesimo caso di incapacità.
Il caos relativo all’Ordinanza sindacale n.55384 del 4.7.2014, e ai disagi sofferti dalla popolazione legati alla non potabilità dell’acqua pubblica, è solo l’ultimo dei segnali che denotano come Catanzaro, per come amministrata dal Sindaco Abramo, abbia veramente toccato il fondo. Viene emessa un’Ordinanza che dispone l’immediata sospensione dell’erogazione dell’acqua.

Ciò non avviene, e si dispone, nella stessa Ordinanza, il divieto dell’utilizzo per uso alimentare, igiene orale, ecc. Il tutto senza adeguata informazione ai consumatori ed ai cittadini del luogo, alle attività commerciali: ancora una volta i cittadini devono arrangiarsi con le telefonate, i social network, il passaparola.

Nessuna comunicazione istituzionale puntuale sulle vie interessate, nessuna iniziativa istituzionale, in Consiglio o nelle Commissioni, per spiegare cosa sta accadendo. Persino i Consiglieri comunali si trovano nelle condizioni di dire alla gente “ne sappiamo meno di voi”. Nel frattempo la gente ha paura, non sa come comportarsi. Questo è il rispetto che Abramo ha per i cittadini e per l’Istituzione comunale. Chi spiega ai cittadini cosa sta accadendo? Chi dice loro di che tipo di inquinamento si tratti, a che livello di gravità? Chi dà risposte alle attività commerciali che nel frattempo hanno lavorato? Chi giustifica il ritardo di quasi una settimana nell’avviso alla popolazione? Neanche le ripetute emergenze sono state di lezione.

Una Città abbandonata a se stessa, disorientata e stanca, senza Servizi, senza progetti, senza niente. Non se ne può più. La Città non può galleggiare nell’approssimazione e nell’incapacità. È giunta l’ora di staccare la spina.
Anche il consigliere Vincenzo Capellupo parla di gestione davvero carente da parte dell’Amministrazione Comunale.
“L’Amministrazione comunale continua a navigare a vista nella gestione del servizio idrico della città di Catanzaro.

Gli ultimi episodi che stanno interessando la potabilità della preziosa risorsa idrica ne sono purtroppo un esempio tangibile.  I cittadini  hanno già dovuto patire enormi disagi lo scorso mese di novembre quando l’acquedotto Santa Domenica fu messo fuori uso dalla frana abbattutasi sulla provinciale 25 lungo il fiume Alli, un disservizio che  provocò lunghe interruzioni e che evidenziò una  totale disorganizzazione e approssimazione da parte dell’amministrazione Abramo  con conseguente disagio e disorientamento per i cittadini.

Oggi siamo alle prese con un problema ancora più grave perché  riguarda la qualità dell’acqua che beviamo, quindi, la salute dei cittadini.  Anche questa vicenda  ha messo in luce  l’inadeguatezza dell’amministrazione  nel gestire questa nuova emergenza. Non c’è stato nessun rapporto con  i cittadini lasciati a loro stessi, nessun raccordo politico tra Uffici dell’Amministrazione come al solito allo sbando. Sono preoccupato per questa sottovalutazione  nella gestione del servizio idrico della città Capoluogo di Regione, non c’è un progetto risolutivo, mirato a una definitiva soluzione di un problema serio.

Bisogna avviare un confronto puntuale con tutte le istituzioni competenti per scongiurare queste continue emergenze  che mettono in  grossa difficoltà le famiglie catanzaresi, e che compromettono l’immagine stessa della città, attraverso una soluzione progettuale definitiva e l’individuazione di risorse chiare perché, lo ricordo, paghiamo profumatamente con le nostre tasse questi continui disservizi e bisogna agire prima che sia troppo tardi”.

Il consigliere comunale  del Pd, Francesco Passafaro chiede invece immediata chiarezza.
“Non voglio speculare su cose così gravi come l’inquinamento dell’acqua potabile, ma chiedo che si faccia chiarezza in merito. Il sindaco  convochi  subito un tavolo tecnico-amministrativo  per stabilire le cause che hanno provocato l’infiltrazione di colibatteri nell’acqua.

Bisogna verificare di chi sono le responsabilità. della Sorical o del Comune. Non si può perdere ulteriore tempo perché bisogna salvaguardare la salute dei cittadini. Ripeto che non si vuole speculare  su quanto accaduto ma i cittadini hanno il diritto di  essere esaustivamente informati  su quanto accaduto, ma anche da chi e come è stato determinato l’inquinamento”.

Il Meet Up Catanzaro di Beppe Grillo, chiede a gran voce l’intervento del Prefetto per acclarare le responsabilità.

In alcune zone della città di Catanzaro l’acqua non è più buona.

Il Comune ha emanato un’ordinanza del 04 luglio scorso con cui dispone la sospensione dell’utilizzo per scopi alimentari e sanitari dell’acqua fornita dall’acquedotto comunale in alcune aree della zona sud della città. Ci si chiede come sia potuto accadere e dove siano le responsabilità di questa situazione potenzialmente rischiosa per la salute dei cittadini. In queste ore i supermercati del quartiere marinaro sono presi d’assalto da cittadini confusi e spaventati che fanno la corsa all’approvvigionamento di quante più bottiglie d’acqua possibile.

Anche questa psicosi collettiva è da addebitare ad una grave carenza di notizie adeguate da parte dell’amministrazione comunale che, limitandosi a svolgere il “compitino” dell’ordinanza, ha ignorato l’effetto che tale provvedimento avrebbe avuto sull’opinione pubblica. Tante sono le domande che si potrebbero ancora porre ai nostri amministratori, ma l’unica che ci sembra importante è cosa sarà fatto per ripristinare la piena salubrità della fornitura idrica ed in che tempi i cittadini, che pure sostengono i costi del servizio, potranno nuovamente beneficiare di una erogazione a norma di legge senza rischi per la salute.

Il Meet Up Catanzaro si augura che il Comune voglia attivarsi con un servizio sostitutivo di autobotti per l’approvvigionamento idrico nelle zone interessate, avvii una campagna informativa adeguata per tranquillizzare la cittadinanza ed intensifichi i controlli in tutto il comprensorio cittadino. Invitiamo, altresì, sua eccellenza il Prefetto a seguitare la sensibilità dimostrata nell’incontro con i parlamentari del Movimento 5 Stelle sull’acqua dell’Alaco e monitorare una situazione così preoccupante per gli abitanti del capoluogo calabrese”.

 

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